Anche i Sindacati dei pensionati del Veneto si schierano al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità, che il 13 novembre si mobiliteranno per chiedere sicurezza e tutele, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni e la difesa della sanità pubblica. Ormai da mesi il personale impegnato nei luoghi di cura arranca con fatica
Spi, Fnp, Uilp Messina, tramite una nota unitaria inviata mercoledì 11 novembre, al Prefetto, al Sindaco, ai sindaci dei comuni capofila dei distretti socio-sanitari e ai direttori generali di Asp e Policlinico, chiedono interventi concreti e l’apertura di un tavolo di confronto permanente sul tema della terza età, perché la pandemia ha accresciuto l’emarginazione degli
Spi, Fnp, Uilp Basilicata, con una nota unitaria emanata ieri 11 novembre, sollecitano la giunta regionale e il presidente, a mettere nero su bianco un protocollo unitario sulla prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 nella gestione delle case di riposo e delle Rsa. “Troppe le vittime di questa strage annunciata – affermano i Sindacati
Il 10 novembre si è tenuto un incontro tra Spi, Fnp, Uilp Sicilia e l’Assessore regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro. Nel corso della riunione, l’Assessore ha dichiarato di volersi confrontare con i Sindacati su un disegno di legge per riorganizzare i distretti socio sanitari in Sicilia con il fine di dargli nuove capacità
La nota unitaria di solidarietà di Spi, Fnp, Uilp Emilia Romagna a seguito delle lettere minatorie firmate dalle ‘Nuove brigate rosse” indirizzate ai Sindaci e al Presidente della Regione: “Non passeranno. Stanno arrivando lettere minatorie firmate “nuove brigate rosse” recapitate ai Sindaci delle città capoluogo della nostra regione e allo stesso Presidente della Regione Stefano
“Dopo il mai avvenuto decollo delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (le Usca), in Lombardia oggi più che mai abbiamo davanti agli occhi il clamoroso ritardo e la disorganizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale per gli over 60.- dichiarano Spi, Fnp, Uilp Lombardia- La situazione critica è da attribuirsi in particolare all’assoluta insufficienza delle dosi
Si è tenuto stamattina a Norcia il presidio di protesta di Spi, Fnp, Uilp locali, per dare un segnale di vicinanza alla popolazione delle zone terremotate e accendere un riflettore sulla situazione sanitaria del territorio, che i sindacati definiscono “critica”. “Ci sentiamo veramente abbandonati – hanno detto i rappresentanti dei pensionati della Valnerina – perché
È di nuovo Sos nelle strutture per anziani in Emilia-Romagna, per il riacutizzarsi della pandemia da Covid-19. L’allarme arriva da Spi Fnp Uilp locali, secondo i cui dati ci sono almeno 616 casi di positività al nuovo coronavirus in 69 strutture di 29 distretti su 38. Solo ieri, denunciano i segretari regionali, un nuovo focolaio è scoppiato
“Che il Lazio sia classificato come zona gialla è segno che finora si è fatto un lavoro importante ma la situazione, dal punto di vista del contenimento dei contagi, non è sotto controllo. La rete ospedaliera è in sofferenza, così come i servizi territoriali e domiciliari, sia quelli legati alla gestione dell’emergenza Covid che quelli
A seguito della decisione della Provincia di Bolzano, che ha tagliato i contributi alle associazioni di volontariato degli anziani; Spi, Fnp, Uilp e Auser, Anteas, Ada locali hanno emanato ieri, 10 novembre, una nota unitaria con la quale Sindacati e Associazioni chiedono alle istituzioni provinciali un incontro urgente. Si legge nella nota: “Le nostre associazioni
Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp Catania, lanciano nuovamente l’allarme sicurezza per gli ospiti e gli operatori sanitari delle strutture residenziali socio sanitarie per anziane e segnalano all’Asp e al Comune di Catania la necessità di affrontare la nuova emergenza in corso con strumenti adeguati. I Sindacati fanno riferimento all’aumento dei contagi e alle
“La gestione del Covid in Capitanata è a livelli di criticità estremi, e a pagarne ancora una volta le conseguenze sono soprattutto gli anziani e le persone non auto-sufficienti. Quel che sta accadendo in troppe strutture sociosanitarie convenzionate della provincia non è accettabile e fa pensare che l’esperienza e i drammi vissuti dal Paese nella