Anche i Sindacati dei pensionati del Veneto si schierano al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità, che il 13 novembre si mobiliteranno per chiedere sicurezza e tutele, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni e la difesa della sanità pubblica. Ormai da mesi il personale impegnato nei luoghi di cura arranca con fatica
“Un lockdown riservato agli anziani ultrasettantenni? Proposta a dir poco vergognosa che si può tradurre con una sola parola: segregazione. Siamo indignati, ma anche convinti che questa proposta aberrante non passerà. Ricordiamo che gli anziani, in questo periodo, sono stati i più diligenti capendo benissimo la situazione. È pazzesco voler scaricare il peso di errori
Una sola parola d’ordine: non abbassare la guardia. Con un obiettivo primario: tutelare le categorie più fragili e, in particolare, gli anziani. E uno strumento fondamentale: non bloccare più l’attività della sanità ordinaria. Perché non si ripeta quello che è successo la scorsa primavera quando, nei tre mesi di massima diffusione dell’epidemia da Covid-19, da
“La Regione non può più perdere tempo con annunci e promesse vane sulle case di riposo. Questo è il momento di agire, è finito il tempo degli spot! Va rafforzata subito la presenza di personale sanitario e assistenziale affinché gli ospiti siano seguiti al meglio, e affinché questi anziani non si ritrovino di nuovo chiusi senza
Grazie all’accordo tra Spi, Fnp, Uilp locali e Comune, Stra sarà uno dei primi comuni in Italia ad integrare il Fondo Gasparrini, Fondo istituito nel 2007 che prevede di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà, coprendo quel 50% di interessi del mutuo non garantito
Intervento di Fabio Osti, Segretario regionale Uilp, su un quotidiano del Veneto di oggi 15 settembre: “Le case di riposo polesane sono state trascurate. Mi auguro che la magistratura capisca le responsabilità di cosa ha causato decine e decine di decessi. La commissione regionale voluta da Zaia, che sono convinto troverà parecchie cose non buone,
“Per scongiurare nuove stragi nelle case di riposo venete servono riforme strutturali e non spot elettorali. In questo momento, però, la Regione sembra interessata più al consenso in vista delle elezioni che a una riforma complessiva delle Rsa” affermano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto in una nota unitaria emanata oggi, 11
“Sono sei mesi che parlare di sanità vuol dire quasi esclusivamente parlare di Coronavirus. Salvo i casi gravissimi, l’accesso agli ospedali e l’assistenza generale per le altre patologie preesistenti e l’attività ordinaria, già caratterizzati da liste d’attesa lunghe o lunghissime, sono stati per circa tre mesi interdetti con un effetto di trascinamento che subiamo oggi e sconteremo
Spi, Fnp, Uilp Veneto, con una nota unitaria emanata nei giorni scorsi, hanno chiesto alla Regione di non dimenticare l’importante strumento rappresentato dalla legge regionale sull’invecchiamento attivo. In particolare, i Sindacati dei pensionati hanno chiesto la convocazione della Consulta prevista proprio dalla legge sull’invecchiamento attivo: “L’ultima volta si è riunita il 28 maggio del 2019.
Cosa succederà nelle case di riposo venete ora che la situazione si sta “normalizzando” dopo la strage causata dal Coronavirus? È questa la domanda che Spi, Fnp, Uilp Veneto, con una nota unitaria emanata ieri 9 giugno, pongono alla Regione, a seguito di un impressionante numero di morti, che testimonia la fragilità delle residenze per
Con una nota unitaria rilasciata nei giorni scorsi Spi, Fnp, Uilp Veneto illustrano in che modo la sanità regionale potrebbe beneficiare del Mes: “La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato due cose: abbiamo pagato cari i 37 miliardi che l’Italia in 10 anni ha disinvestito dal settore sanitario (con un -48% su strutture, attrezzi e
Con una nota unitaria emanata nei giorni scorsi, Spi, Fnp, Uilp Veneto chiedono che le lavoratrici domestiche della Regione vengano regolarizzate: “Permesso di soggiorno per le extracomunitarie e contratti regolari per tutte: questa è la strada per lavoratrici tutelate, responsabilizzate e non più invisibili, che possono così garantire un’assistenza migliore” . Secondo uno studio condotto nel