Siglato ieri, 3 dicembre, l’accordo tra il Comune di Treviso e Cgil, Cisl, Uil locali per la contrattazione sociale 2020. Presenti all’incontro, oltre al Sindaco di Treviso e ai Sindacati confederali, Spi, Fnp, Uilp.

“L’emergenza sanitaria e le grandi difficoltà che gran parte della popolazione sta vivendo, seppur nella drammaticità di questa crisi, ci danno una grande opportunità e l’occasione per rivedere i percorsi di crescita della nostra comunità, con l’obiettivo di una maggior coesione sociale e il miglioramento della qualità della vita a livello comunale e intercomunale” hanno dichiarato i Sindacati dei pensionati .

“Quale Ente se non il Comune capoluogo della Marca può essere sperimentatore e propulsore di tali processi di sviluppo? Conti alla mano il Comune di Treviso può infatti dare e fare molto in termini di progettualità e buone pratiche amministrative, aprendo la strada agli altri Comuni della Provincia e dando continuità e implementando gli interventi nell’ambito del welfare di prossimità e oggi di supporto all’emergenza, le azioni di contrasto alla povertà e all’isolamento sociale, in particolare degli anziani , le politiche di genere contro la violenza sulle donne, le politiche di parità, di sostegno alla maternità e all’autodeterminazione e di conciliazione tempi di vita e di lavoro, al fine di innescare un reale cambio culturale e di contrasto agli stereotipi prevalenti. Necessaria per questo – secondo i Sindacati dei pensionati– una mappatura dei bisogni reali, spesso inespressi e nuovi della popolazione e connetterli anche con progetti che abbiano la capacità di intercettare Fondi comunitari e regionali.”

Per Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp “Serve uno sforzo economico e di programmazione per sostenere le attività produttive alleggerendo il carico tributario individuale a chi paga le tasse, dentro a un’alleanza più stretta con gli organi di controllo e le istituzioni, con l’obiettivo di far emergere quegli ambiti di illegalità che se non adeguatamente presidiati rischiano di minare la stabilità economica del territorio e la giustizia sociale e l’equità a favore di tutti. Anche questa è sostenibilità, e per questo per i Sindacati hanno portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Treviso la necessità di agire rapidamente e in modo più incisivo rispetto al modello di sviluppo, a partire dalle nuove forme del vivere, alla rigenerazione urbana degli spazi dell’abitare, la sostenibilità urbanistica e ambientale di quartieri e frazioni, della città e dei paesi che producono sviluppo e rigenerazione dei servizi e delle reti sociali”.