“La questione dell’aumento delle rette per le case di riposo lucane resta ancora congelata. E intanto dell’assessore Leone si sono perse le tracce. Un tema che riguarda una popolazione complessiva di circa 4000 mila persone assistite su ben 82 strutture che danno lavoro a circa 2000 dipendenti. Serve una soluzione rapida per scongiurare l’incremento di
“Se dovessero scattare i preannunciati aumenti sulle rette per le Case di riposo di Basilicata, saremo costretti ad ammettere, nostro malgrado, quanto non avremmo mai voluto dire: anziani e cittadini fragili, soprattutto quelli appartenenti a famiglie meno abbienti, sono all’ultimo posto nella scaletta delle priorità dell’amministrazione Bardi.” Così Carmine Vaccaro, Segretario generale Uilp Basilicata, tramite
Si è svolta oggi, 7 settembre, l’iniziativa organizzata dalla Uilp Basilicata ‘La bolla del Covid, gli anziani e la pandemia della politica’. Al dibattito, incentrato sull’emergenza sanitaria in Basilicata, gli effetti sulla terza età e sulle persone fragili e sulla crisi del sistema di assistenza, hanno partecipato la Segretaria Uilp Nazionale Francesca Salvatore, il Segretario
“Gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie non possono pagare il prezzo di una mancata pianificazione da parte della Regione. Cosa aspettano il presidente Bardi e l’assessore a risolvere la questione? L’incremento delle tariffe per le Case di riposo più che raddoppiate e che toccano i 100 euro al giorno, è insostenibile”. Lo dichiara
Cgil, Cisl, Uil Basilicata e Spi, Fnp, Uilp Basilicata hanno deciso di sospendere la giornata di mobilitazione prevista per lunedì 26 luglio in considerazione dell’esito del tavolo che si è tenuto lunedì scorso, 19 luglio, con l’assessore alla Sanità, Rocco Leone, durante il quale è stato fissato un cronoprogramma di incontri per affrontare singolarmente e
“Siamo quasi a luglio e ci sono ancora 31mila lucani che hanno superato i 60 anni, in attesa della prima dose di vaccino anti-Covid. Di questi 6.342 over 80, 5.498 over 70 e 19.399 over 60. Avevamo chiesto alla Regione, al presidente Bardi e all’assessore Leone di chiarire in che maniera intendessero rintracciare questa platea
“Oltre 40mila persone tra le fasce più a rischio ancora senza vaccino. Nemmeno la prima dose. Parliamo della popolazione che rientra in almeno tre generazioni. Dagli over 60 in su. Ma come intendono il Presidente della Regione, l’Assessore alla salute e la Task Force recuperare questo gap? Si fa un gran parlare della Basilicata ‘prima
“Che fine hanno fatto le regole per l’accesso nelle Rsa che le Regioni hanno sottoscritto con il Cts dopo l’ordinanza del ministro Speranza? La Regione quando intende comunicarle ai cittadini visto il largo uso che si fa dei canali social istituzionali? E inoltre, considerata la recente operazione dei Nas nella casa di riposo a Rivello,
“Bardi corregga il tiro. Prima invita a cena i lucani, poi li accusa di violazione di domicilio. Un presidente non può accusare i cittadini di aver dichiarato il falso se lui per primo non ha cercato di spiegare le raccomandazioni per le vaccinazioni con chiarezza. Quei vaccini fatti per errore a giovani 20enni e 30enni
“Sono ormai quattro mesi che Spi, Fnp, Uilp Basilicata attendono risposte dall’assessore alla Sanità Rocco Leone circa una serie di temi oggetto del confronto con la Regione Basilicata sui Piani Intercomunali dei Servizi Sociali e Socio Sanitari, case di riposo e regolamentazione delle attività, Piano Regionale per la non autosufficienza, legge regionale sull’invecchiamento attivo e
“La comunicazione istituzionale passa doverosamente per chiarezza, semplificazione, snellimento delle procedure. Si parte con la prenotazione delle vaccinazioni per gli ultra settantenni ma dalla Regione e dal nostro presidente Bardi – nonostante lo vediamo sempre più social nell’ultimo mese – non c’è stata una divulgazione facilitata step by step per quanti dovranno prenotarsi e rischiano
“Quale sia il posto, l’importanza riservata dalla Regione alle categorie deboli, nella gerarchia delle priorità da portare a termine in questa emergenza pandemica, non è dato sapere. A partire dalla campagna vaccinale che imporrebbe, appena subito dopo i vaccini agli over 80, quello ai soggetti deboli. Dializzati, trapiantati, malati oncologici e tante altre categorie di