Documento finale del Consiglio regionale Uil Pensionati Emilia Romagna – Bellaria 26/27 maggio 2015

Il Consiglio Regionale della UILP Emilia-Romagna, riunito a Bellaria nei giorni 26 e 27 maggio 2015, approva la relazione della Segretaria Rosanna Benazzi integrata dai contributi emersi dal dibattito, dall’intervento del segretario Generale Confederale UIL Emilia-Romagna Giuliano Zignani e dalle conclusioni del segretario Nazionale UILP Alberto Oranges. Nel dibattito è emersa forte la richiesta di proseguire ed, eventualmente, intensificare l’azione nei confronti del Governo affinché non si ostini a rimanere sordo alle richieste del sindacato ed avvii un confronto con le segreterie nazionali dei pensionati per definire un percorso che riporti certezze ed equità nel mondo degli anziani.

Il dibattito insensato che a più voci, nella stampa di queste settimane, si è scatenato contro il mondo degli anziani e dei pensionati, oltre che pieno di inesattezze e falsità rischia di creare nella opinione pubblica un frattura insanabile fra giovani ed anziani, inconcepibile ed inaccettabile.

Gli pseudospecialisti della materia lanciati in una diatriba fuorviante sul sistema retributivo-contributivo, omettono di dire che sono state le leggi allora in vigore a prevedere tale sistema di calcolo, per cui nessuno ha rubato nulla a nessuno! Il Consiglio, inoltre, ha tenuto a ribadire come l’esito della sentenza della Consulta sul ripristino della indicizzazione bloccata per le pensioni superiori a tre volte il minimo dal Governo Monti deve trovare soluzione nell’ambito del rispetto della sentenza: non va in tale direzione il decreto 65/2015 emesso per rispondere a questa sentenza.

Per il Consiglio regionale UILP inoltre non è più ammissibile che non si proceda ad una adeguata lotta alla povertà utilizzando tutti gli strumenti che permettono il recupero delle risorse attraverso la lotta alla evasione fiscale, l’eliminazione dei costi non più accettabili della politica, l’eliminazione degli sprechi nelle gestione della amministrazione pubblica, del sottobosco delle aziende partecipate. Occorre una seria volontà per rimettere in discussione definitivamente i privilegi previdenziali ancora esistenti, togliendo definitivamente l’insopportabile discriminazione creata dai vitalizi.

Diversi interventi hanno evidenziato, non solo il rischio di una tenuta democratica ed il pericolo di una deriva autoritaria derivante da decisioni assunte da un Governo che non vuole più un confronto con le parti sociali , anzi lo vuole escludere completamente, ma anche a causa dei discorsi e dei proclami che giornalmente vengono fatti dai politici e demagoghi di turno, le paure e le insicurezze nelle persone, soprattutto anziane , ma non solo, aumentano sempre di più. Il consiglio inoltre ha apprezzato molto quanto unitariamente le segreterie Nazionali hanno avviato col presidente dell’ANCI Piero Fassino per un protocollo da farsi anche a livello regionale per una efficace ed efficiente programmazione locale a favore della popolazione anziana.

Per quanto riguarda l’obiettivo di ingenerare un segno di ripresa, occupazionale per giovani, in particolare, in questa Regione, il vertice Istituzionale regionale ha avviato una discussione in queste settimane con le tre segreterie confederali per “ un Patto per il lavoro”. L’auspicio è che ci sia non solo un capitolo per il welfare partendo col mantenimento di quanto ottenuto, (FRNA), ma che questa Regione, prosegua con il metodo innovativo della integrazione in particolare fra sociale e sanitario.

In questi anni, nelle famiglie italiane è cresciuta l’insicurezza, il rischio impoverimento e non solo per la precarietà economica ma anche per l’aumento di oneri finanziari che derivano dalla presenza di un genitore anziano , con problemi di salute o non autosufficiente. Le problematiche legate alla malattia o all’invecchiamento, lo ribadiamo, non sono un problema esclusivo degli anziani, ma di tutta la famiglia.

E’ stato apprezzato inoltre come ulteriore elemento aggregante giovani anziani l’ultimo progetto regionale che sta conducendo in regione insieme ai volontari di alcuni territori, la Presidente ADA, Francesca Specchia. Il consiglio infine fa suo il documento che le segreterie Nazionali hanno elaborato prevedendo il confronto unitario per il prossimo 18 giugno a Roma dei tre Esecutivi e il proseguo della mobilitazione della categoria.

Approvato dal consiglio regionale alla unanimità.