La Uilp Cesena, con una nota emanata nei giorni scorsi, passa in rassegna le criticità delle RSA locali. Ringraziando “per l’impegno, la dedizione e il senso di responsabilità,le lavoratrici e i lavoratori del comparto, che hanno operato in questa grave emergenza permettendo con la loro professionalità di contenere gli effetti devastanti di questo virus,sopperendo spesso a limiti gestionali”, evidenzia quanto sia necessario “un confronto con i vertici delle strutture, ovvero coloro ai quali è in gran parte attribuibile la causa di tante distorsioni che si sono riscontrare nell’organizzazione dei servizi nella sanità pubblica e privata e più in generale in tutto il privato accreditato.

Con riguardo al futuro, il Sindacato sostiene che vadano “affrontate le criticità della erogazione sia in termini di quantità che di qualità, partendo dalla messa in sicurezza degli operatori, sia nei servizi socio sanitari come pure in quelli educativi.”
Secondo la Uilp Cesena “Va garantita la sicurezza dei lavoratori, degli utenti e delle famiglie, nonché la salute collettiva. Nello specifico è necessario analizzare tutte le situazioni che hanno mostrato problemi e carenze, nelle politiche di Governance dei servizi stessi. Va rivista infatti tutta la logica di gestione delle strutture dove il criterio del massimo risparmio e della massimizzazione del profitto, ha prevaricato il miglior coinvolgimento del personale, attraverso parametri assistenziali collegati al benessere dell’ospite. L’occasione per un serio confronto è dato dalla recente approvazione da parte della Giunta Regionale Emilia Romagna, della Delibera che definisce le indicazioni e il protocollo operativo per gli Enti Locali, le Aziende Sanitarie e gli enti Gestori, finalizzate ad avviare in ogni ambito Distrettuale una ripresa graduale delle attività dei centri diurni per le persone con disabilità, prevedendo esplicitamente il confronto con le associazioni dei disabili e le organizzazioni sindacali. La Uil Pensionati di Cesena, sin da ora chiede con forza questo confronto, con Comuni e Distretti Socio-Sanitari del nostro Territorio.”