“Manca una strategia di prevenzione per il futuro. La pandemia coronavirus ha messo in luce, confermando quello che diciamo da tempo, le gravi carenze del nostro sistema sanitario e socio-assistenziale.” Questo il commento di Spi, Fnp, Uilp Valle d’Aosta sul disegno di legge regionale n.60, terzo pacchetto di misure economiche per far fronte alle conseguenze dell’emergenza Covid-19.

“Dal disegno di legge regionale 60 ci aspettavamo misure di prevenzione e di contrasto più incisive nel campo delle politiche sociali e sanitarie, tra i settori che stanno maggiormente a cuore al nostro sindacato. -Scrivono i Sindacati dei pensionati in una nota unitaria emanata venerdì 3 luglio- Così non è stato. Non ci sono prospettive per il futuro, non vi è nessuna idea di riorganizzazione del sistema sociosanitario. Le nostre politiche sociali, il nostro welfare e la sanità dovrebbero essere di eccellenza e, invece, abbiamo assistito a un collasso di tutto il sistema, nonostante la sbandierata sicurezza dei vertici Ausl e della Regione”

«La strage silenziosa avvenuta nelle microcomunità e nelle case di riposo, deve far riflettere chi sta al governo ma anche i vertici dell’azienda sanitaria locale. I nostri anziani, i loro famigliari e i lavoratori, in molti casi, sono stati lasciati soli. Dopo quanto accaduto ci saremmo aspettati una presa di coscienza e una volontà di trovare soluzioni agli errori del recente passato. Così non è, purtroppo. Il dramma vissuto dagli anziani, tanti di questi contagiati dal virus, sembra non interessare. Non vediamo una strategia di prevenzione per il futuro qualora ci trovassimo ad affrontare una nuova emergenza sanitaria. Siamo preoccupati di fronte alla mancanza ad oggi di protocolli di sicurezza rivolti a utenti, famigliari e lavoratori. Ci saremmo aspettati molto di più da questo disegno di legge e non risorse economiche messe a casaccio senza una visione sul futuro e una progettualità.”

“Come sindacati dei pensionati seguiamo con attenzione quella fascia di popolazione più fragile, gli anziani, ci saremmo aspettati misure concrete che li tutelino maggiormente. Non è così!» Concludono Spi, Fnp, Uilp.