Le differenze di genere influiscono su prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. A dirlo sono le recenti ricerche che indicano una strada ben precisa: le differenze legate al genere, unite all’età del paziente, agiscono sullo stato di salute e sull’insorgenza di molte malattie. Questo non significa fare della medicina di genere una medica delle donne. Al contrario significa anzitutto dare allo studio della salute della donna un orizzonte più ampio rispetto alle “classiche” patologie femminili: mammella, utero e ovaie. La medicina di genere tiene conto del fatto che gli uomini e le donne (ma anche bambini e anziani), pur essendo soggetti alle medesime patologie presentano sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro. È fondamentale rafforzare il concetto di centralità del paziente garantendo a ogni individuo cure appropriate e personalizzate in base a caratteristiche ben precise.

Il ringraziamento di Annalisa Nocentini della Segreteria regionale della Uil Pensionati Toscana

Cosa è la medicina di genere e come può essere di aiuto nella prevenzione e nella cura delle malattie?
Gli interventi di: Pasquale Palumbo, Direttore Unità operativa neurologia Prato Usl Toscana centro – Pier Luca Bardazzi, Direttore sanitario Fondazione Santa Rita – Lina Mameli, Responsabile territoriale radiologia pisana della Casa Circondariale Don Bosco – Roberto Monaco, Presidente Ordine dei medici di Siena

Silvana Roseto, Segretaria Confederale Uil, racconta l’impegno di tutta la Uil per rafforzare e sostenere la medicina di genere

Livia Piersanti Segretaria nazionale Uil Pensionati : “Con i continui tagli alla spesa sanitaria non si può attuare la medicina di genere”.

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