IL SINDACATO DEI CITTADINI: SOSTENIBILITA’ WELFARE REGIONALE-TAVOLA ROTONDA UILP EMILIA ROMAGNA

Nella mattinata del 12 Dicembre 2011 si è svolta presso l’Hotel Europa a Bologna una tavola rotonda, organizzata dalla UIL Pensionati regionale, per discutere di sostenibilità del welfare nella regione Emilia-Romagna. Alla tavola rotonda hanno partecipato oltre al segretario generale UIL Pensionati Emilia-Romagna Rosanna Benazzi, il segretario regionale UIL Giuliano Zignani, il segretario Generale Nazionale UILP Romano Bellissima e l’Assessore regionale alle politiche sociali,Teresa Marzocchi.

La concomitanza con la giornata dello sciopero nazionale, indetto unitariamente dai sindacati confederali CGIL-CISL-UIL per le ultime tre ore di lavoro ,per protestare contro la manovra del governo Monti,manovra giudicata iniqua perché colpisce i più deboli,col risultato di ridurre i consumi e creare nuova disoccupazione, ha indotto tutti i relatori a ribadire come la pesantezza della manovra Nazionale rischia, se non modificata, di condizionare le scelte future della regione sul welfare.

La regione Emilia-Romagna ,ha precisato Benazzi nella sua introduzione , non riceverà più dallo Stato i 31 milioni previsti dal Fondo Nazionale per la non autosufficienza e, analizzando poi la rete dei servizi socio-sanitari erogati agli anziani in regione, ha evidenziato i punti di forza nelle scelte di qualità sui servizi sociali erogati in regione, senza nascondere alcune criticità, pur nella complessità dell’erogazione, come i tempi attesa molto lunghi per gli assegni di cura.

Il FRNA partito dal 2007 come fondo autonomo dedicato alla non autosufficienza,per anziani e disabili,rappresenta una “eccellenza” e non sono pochi i timori di possibili arretramenti causati da minori entrate.

Il Fondo, che negli anni si è consolidato in servizi (residenze ,centri diurni, domiciliarità, assegni di cura, posti di alta assistenza) investendo complessivamente per oltre 471 milioni nel 2010, sarà in grado di reggere all’urto di minori entrate ? Sarà sufficiente agire accorpando e ottimizzando le strutture per fronteggiare le minori risorse e quindi si riuscirà a declinare correttamente sostenibilità e riduzione risorse?

Il fondo in media ha raggiunto un utilizzo pari al 92%.del programmato distrettuale. E’ stato un “investimento” intelligente che costruisce non solo coesione sociale, ma diventa fonte di sviluppo occupazionale ed economico. Il dibattito si è sviluppato intorno a questi interrogativi , condividendo in pieno le scelte politiche fatte negli anni scorsi, dal movimento sindacale regionale unitariamente e da tutte le associazioni di categoria economiche della regione.

L’Emilia Romagna, ha sottolineato positivamente Romano Bellissima,è stata una delle poche regioni che ha anticipato un Fondo per la non autosufficienza , che a livello Nazionale è stato finanziato solo parzialmente fino al 2010 (fondo nazionale, per il quale le categorie dei pensionati hanno raccolto milioni di firme per ottenere una legge specifica, mai portata avanti da nessun governo…)

Il segretario Generale della UILP nazionale ha inoltre precisato che, nonostante la difficoltà economica in cui versa il Paese, (il governo passato ha nel 2010 annullato il Fondo Nazionale pari a 400 milioni) il nostro impegno sindacale dovrà continuare e perseguire nella richiesta di un sistema di protezione nazionale per la non autosufficienza.

Alle preoccupazioni espresse dai rappresentanti dei pensionati,per la sostenibilità di tutto l’impianto di rete di assistenza sociale, posto in essere nei distretti, non sono mancate le precisazioni dell’assessore Teresa Marzocchi,che ha ribadito come si debba trovare, pur con risorse ridotte(16 milioni in meno dei 31) il modo di coniugare sostenibilità e mantenimento e qualità del welfare ottimizzando, razionalizzando, perseguendo una maggiore omogeneità di tutti i servizi in essere (dalle residenze,all’assegno di cura, alla domiciliarità). Inoltre ha precisato che nella conferenza regionale del PAR prevista per gennaio 2012(anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà fra generazioni) porterà all’attenzione l’adozione di tale strumento(Par-distrettuali) per focalizzare le problematiche dei servizi sociali e la loro integrazione territoriale. Una maggiore attenzione si porrà nel seguire l’accreditamento dei servizi,socio-sanitari e sociali,con l’obiettivo di assicurare e mantenere un elevato standard qualitativo dei servizi offerti, qualificando maggiormente gli addetti con formazione ed aggiornamento.

E’ emerso nel corso del dibattito, in particolare da parte del segretario confederale Giuliano Zignani,l’esigenza di un migliore utilizzo delle risorse per un livello adeguato di servizi sanitari erogati dalle Ausl , ribadendo la necessità di procedere più speditamente verso un percorso accelerato di area vasta sia in ambito amministrativo che sanitario.

Nella tavola rotonda inoltre è stato condivisa dai partecipanti la disponibilità al confronto e alla concertazione istituzionale,sia regionale che territoriale, qualora si proceda alla riscrittura di quei pezzi dell’attuale welfare ritenuti congiuntamente non più adeguati ai bisogni delle persone.

Bologna 14-12-2011