“Chi pensa semplicemente di recludere i nostri over 65 o over 70 in casa evidentemente non conosce la Basilicata e il Sud. Da noi non meno del 35% della popolazione anziana vive in solitudine. È legittima dunque la preoccupazione per chi e come sarà in grado di dare risposte ai bisogni immediati. E guai a pensare che bastino i pur meravigliosi volontari a portare a casa generi alimentari e medicine. Siamo lontani da quel sistema di welfare sociale che come sindacato abbiamo da sempre sostenuto e che già in occasione del lockdown ha mostrato tutte le sue crepe”. Dichiara, in una nota emanata oggi 4 novembre il Segretario generale della Uil Pensionati Basilicata Carmine Vaccaro e sottolinea come il coprifuoco anagrafico avrebbe conseguenze negative sulla salute delle persone anziane per le quali l’attività fisica, consistente anche solo in una passeggiata giornaliera, è fondamentale per mantenersi in buona salute. Per questo Spi, Fnp, Uilp Basilicata si sono lungamente battuti per ottenere l’emanazione della legge regionale per la ‘Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni’. “Vivere meglio consente all’anziano di stare in buona salute e ridurre così la spesa sanitaria. Investire nel welfare, inoltre, non è un costo in quanto permette di creare nuova occupazione” sottolinea il Segretario.

Infine, Vaccaro lancia un monito su un altro grave problema che affligge le persone anziane: la solitudine: “. Per noi che abbiamo contatti quotidiani con le persone anziane non allarme di meno la condizione di solitudine che caratterizza la vita dei nostri over 65 e che produce anche problemi mentali o di decessi scoperti a distanza di giorni.  Come Uil Pensionati siamo perciò consapevoli della gravità del momento e degli effetti drammatici che la pandemia sta causando a tutti i cittadini e in particolare ai lavoratori e alle lavoratrici. Crediamo tuttavia-  continua il Segretario- sia necessario portare ancora una volta all’attenzione dell’opinione pubblica, del Governo, del Parlamento e delle istituzioni nazionali e locali, i bisogni e le rivendicazioni delle persone anziane e pensionate.”

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