Uil Pensionati Emilia Romagna: è online il nuovo notiziario. All’interno numeroso approfondimenti, come l’editoriale sull’alluvione:

“Non lasciateci soli.

È l’appello dei sindaci dei Comuni romagnoli più colpiti dalle alluvioni di due mesi fa, che hanno causato 15 morti e migliaia di sfollati.

Piogge dalla portata eccezionale che per gli esperti si verificano ogni 200 anni, ma che hanno colpito la Romagna due volte in soli 15 giorni Oltre 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua sono caduti su una porzione di territorio di 16 mila chilometri quadrati, 100 comuni coinvolti dai dissesti, 23 fiumi e corsi d’acqua esondati ,  migliaia le frane aperte,  tra collina e montagna, oltre 30 le frazioni isolate.

Per raccogliere tutta l’acqua che si è riversata in poco tempo sul territorio sarebbero servite più di 128 dighe di Ridracoli, dalla capacità di 32 milioni di acqua. Un esempio che dà l’idea della quantità di pioggia che si è abbattuta sull’Emilia Romagna.

L’area colpita dagli eventi alluvionali vanta oltre 130 mila imprese, per un totale di 443 mila occupati. A subire i danni maggiori è stato però il settore agricolo che sul territorio devastato vanta 21 mila aziende agricole e allevamenti. Si tratta per l’appunto di una delle aree più agricole di Italia: solo la Romagna produce il 30% della frutta e della verdura del Paese.

Nel comparto agricolo sono circa 12mila le imprese che hanno subito  perdite di produzione, L’acqua e fango, infatti, hanno coperto oltre centomila ettari coltivati lasciando il posto a un pesante strato di limo e sabbia che ha distrutto il raccolto. Nelle colline, invece, le mille frane attive hanno distrutto i terreni agricoli: interi vigneti ed uliveti sono stati trascinati a valle. Le prime stime parlano di una perdita di produzione, soprattutto per quanto riguarda i frutteti e i vigneti, che avrà ricadute nei prossimi quattro o cinque anni.

Uil Pensionati Emilia Romagna: “Agire con tempestività”

E poi le abitazioni dei piani terra o del primo piano completamente distrutte e  quelle  cataste di mobili estratti dalle case allagate, che  si portano via i ricordi di una vita. Un evento che ha segnato  la storia del nostro  territorio, impreparato nell’affrontare una simile catastrofe climatica ma sempre pronta nell’immediata reazione di generosa solidarietà. Ci si rende utili come si può: chi con la pala per spalare il fango, chi sfornando crostate per rifocillare gli angeli del fango, chi con le immagini e le parole per testimoniare quello che è successo.

Ecco rialzarsi sarà un cammino lungo molto difficile, ma è necessario per tutti noi reagire con tempestività e mettere mano ad una rigenerazione del territorio che è il cuore economico della nostra regione e importantissimo per l’Italia ,in particolare per tutto il comparto agroalimentare.

 

Ora, a distanza di 2 mesi, sarà un decreto del Presidente della Repubblica a ufficializzare la nomina del generale Francesco Figliuolo a commissario straordinario per la ricostruzione fino al 30 giugno 2024.. L’importante è fare presto, c’è chi in questo disastro ha perso tutto. Non lasciamoli soli.”

 

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