Spi, Fnp, Uilp Piacenza, in una nota unitaria destinata ai Sindaci del territorio emanata nei giorni scorsi, hanno espresso la richiesta di essere coinvolti, per quanto riguarda le questioni attinenti alla vita degli anziani e dei pensionati, nella gestione e nell’organizzazione delle Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Si legge nella nota unitaria:

“Chiediamo di poter essere coinvolti fattivamente nella gestione e nell’organizzazione, nei limiti delle nostre competenze, della cosiddetta Fase 2 per le tante questioni che riguarderanno da vicino la vita di tanti  “anziani”.È del tutto evidente che questa fascia di popolazione è quella che ha pagato finora il prezzo più alto della diffusione del Covid-19 come dimostra quello che sta avvenendo nelle Rsa e non solo.

Conveniamo sull’esigenza di procedere ad una riapertura graduale del paese e sulla necessità di prendere tutte le misure utili ad evitare il ritorno di una diffusione endemica del virus.Ci preoccupa e non poco  che agli anziani sia negata in qualche misura la possibilità di riprendere la propria libertà, come sentiamo dire da più parti in questi giorni.

Non sarebbe giusto e aprirebbe degli evidenti problemi logistici nonché di “costituzionalità”.Con circa 30 mila iscritte e  iscritti le nostre organizzazioni sindacali hanno una ramificata e riconosciuta presenza su tutto il territorio provinciale .

Riteniamo che il complicato processo di riapertura del paese debba avvenire nel rispetto dei diritti degli anziani, garantendo il pieno coinvolgimento delle loro rappresentanze a tutti i livelli e in tutte le sedi del confronto istituzionale.Siamo pronti a fare la nostra parte e siamo convinti che oggi più che mai ci sia l’assoluto bisogno  di collaborare tutti affinchè il nostro paese esca nel migliore dei modi da questa emergenza, con lo stesso spirito unitario e sociale che 75 anni fa consentì agli anziani di oggi di ricostruire un Paese distrutto dalla guerra e dal nazifascismo.”