Spi, Fnp, Uilp Emilia Romagna, a seguito di un lungo lavoro di consultazione unitaria, hanno elaborato, lo scorso 13 luglio, un documento di approfondimento sull’innovazione nel sistema dei servizi dedicati agli anziani, da presentare alla Regione durante gli incontri tra istituzioni e Organizzazioni sindacali che si svolgeranno nelle prossime settimane.
“L’emergenza Covid 19 ha fatto emergere in modo molto evidente diverse fragilità delle strutture residenziali per anziani e del sistema socio-sanitario in generale. Questo rafforza la necessità di un progetto riformatore per consolidare e innovare la rete dei servizi agli anziani, a partire da una maggiore integrazione tra i servizi sanitari e socio-sanitari, soprattutto considerando i diversi mutamenti sociali che si sono verificati in questi anni: l’invecchiamento della popolazione, la riduzione della dimensione delle famiglie, l’impegno più elevato nei compiti di cura che riguarda soprattutto le donne, l’aumento delle disuguaglianze e il crescente disagio abitativo.” Scrivono i Sindacati dei pensionati, per i quali è necessario, tra le altre cose: rinnovare la rete dei servizi sociosanitari per gli anziani; incrementare il fondo regionale per la non autosufficienza; investire molto sui servizi a sostegno della domiciliarità, con progetti che mettano in rete tutti i possibili interventi di risposta ai bisogni degli anziani.

Per quanto riguarda le strutture residenziale per anziani, Spi, Fnp, Uilp sostengono che sia fondamentale: “indagare ed approfondire le cause, rivendicando, come richiede il nostro ruolo di rappresentanza, investimenti importanti da fare sui sistemi integrati di assistenza a lungo termine, incentrati sul benessere della persona anziana, sia a livello nazionale che a livello regionale. Non solo, la gestione dell’emergenza ha sviluppato un nuovo patrimonio di conoscenze e competenze, regionali e territoriali che va ora portato a sistema dalla Regione, attraverso un tavolo di confronto generale che coinvolga le Aziende Usl (DSP, Task-force e Usca), i soggetti gestori, i committenti locali, familiari e caregiver e le Organizzazioni sindacali.”

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