I soldi pensionati: poveri vecchi o vecchi poveri?: questo il titolo del Convegno organizzato dalla Uilp Lombardia che si è tenuto oggi, 6 giugno, a Milano. Ha introdotti i lavori la Segretaria regionale Uilp Lombardia Valeria Cavrini che ha dichiarato: “Questo è l’inizio di un percorso che attraverso voci diverse, illuminerà molti degli aspetti che compongono la vecchiaia, che, come sappiamo, non viene mai indagata nella sua globalità. Quasi tutto quello che riguarda la vecchiaia sembra sempre trattato solo sull’onda di un’emergenza, di un evento, di un fatto, come una sorta di menu a la carte…. l’invisibilità sociale. Obiettivo contribuire alla costruzione di una cultura che si occupi della vecchiaia come di ogni altra fasce di età della popolazione, parlando dei soldi dei pensionati, dei loro consumi, delle loro prospettive e delle informazioni che dovrebbero ricevere.”

All’evento hanno partecipato:

  • Mara Guarino, ricercatrice Itinerari Previdenziali;
  • Mari Festari, commercialista Ass. DONNE IN;
  • Paolo Zucca, giornalista economico e formatore di educazione finanziaria;
  • Carla Facchini, ex docente sociologia Bicocca e Presidente Associazione Nestore;
  • Serena Bontempelli, Segretaria generale Uilp Lombardia.

‘I soldi pensionati: poveri vecchi o vecchi poveri?’ dichiarazione di Barbagallo

Ha concluso i lavori del convengo il Segretario generale Uil Pensionati Carmelo Barbagallo, che ha dichiarato:

“I pensionati sono il vero ammortizzatore sociale del Paese e sono stufi di essere trattati come un bancomat. È anche per questo che come Uilp abbiamo fatto ricorso contro il taglio della rivalutazione disposto dalla Legge di Bilancio 2023. Le prime udienze della 5 cause pilota da noi avviate si sono tenute in queste settimane (una proprio qui a Milano questo martedì 4 giugno). Finora valutiamo positivamente l’iter. Il nostro obiettivo è arrivare a una pronuncia della Corte Costituzionale che sancisca l’illegittimità della norma che ha disposto il taglio. La Uilp crede fortemente in questa battaglia, che sarà lunga e impegnativa. Contiamo di arrivare a un importante risultato.

In questi anni, il potere d’acquisto dei pensionati è stato fortemente indebolito dai tagli, dall’inflazione alle stelle e dalla riduzione generale del welfare. Siamo fortemente preoccupati che l’avvento del nuovo Patto di Stabilità diventi la scusa per mettere di nuovo le mani in tasca ai pensionati e recenti dichiarazioni della Ragioneria dello Stato non ci fanno ben sperare. Se ciò dovesse accadere, di certo la Uilp non rimarrebbe ferma a guardare.”