Rivalutazione delle pensioni “Accogliamo con favore le dichiarazioni del Ministro Giorgetti sulla rivalutazione delle pensioni, ci auguriamo che mantenga quanto annunciato.”
Così il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo commenta le parole del Ministro Giorgetti che in conferenza stampa ha annunciato lo stop al “meccanismo di sterilizzazione” e “la rivalutazione piena delle pensioni”.
“Se non vediamo non crediamo, speriamo però che finalmente sia chiaro al Governo che la rivalutazione non è un aumento, ma un parziale adeguamento all’inflazione dell’anno precedente e l’unico modo per mantenere il potere d’acquisto delle pensioni, massacrate da anni di blocchi dell’indicizzazione.”
Roma, 16 Ottobre 2024
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Rivalutazione delle pensioni
Ricordiamo che la rivalutazione è la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici in base all’aumento del costo della vita. È lo strumento principale per il mantenimento del potere d’acquisto delle pensioni, perché cerca di conservare nel tempo il loro valore. Qualora un pensionato o una pensionata riceva più di un trattamento pensionistico la rivalutazione è attribuita considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui si è titolari.
Nel mese di gennaio di ogni anno, l’Inps procede ai rinnovi dei trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali. Inps applica la rivalutazione sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) registrata nell’anno precedente. Entro il 20 novembre di ogni anno viene emanato un decreto che fissa l’indice di perequazione pensioni provvisorio da applicare nell’anno successivo. L’indice di perequazione è provvisorio, perché è stimato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. In caso di variazione dei valori definitivi, l’Inps provvede a un conguaglio, che in via ordinaria viene erogato nel gennaio dell’anno ancora successivo. Negli ultimi 2 anni il conguaglio è stato anticipato.