A cura della Uil Pensionati nazionale, un approfondimento sull’Home Care Premium (HCP) Inps, riservato ai dipendenti e ai pensionati pubblici:


Home Care Premium (HCP) Inps

per i dipendenti e pensionati del pubblico impiego

Che cosa è
L’HCP dell’Inps, valido ancora fino al 30 giugno 2022, è un progetto di assistenza, che offre un aiuto nella cura a domicilio rivolto alle persone disabili e non autosufficienti.
Prevede la stesura di una graduatoria di 30mila beneficiari, selezionati sulla base della gravità della disabilità, dell’Isee e dell’età.
Fino al 31 gennaio 2022 è ancora possibile presentare nuove domande (oppure domanda di aggravamento, per chi ha già inoltrato la richiesta): la graduatoria degli idonei, infatti, viene aggiornata il terzo giorno lavorativo di ogni mese e pubblicata sul sito www.inps.it.

 

Cosa prevede
I beneficiari hanno diritto:
• a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico;
• a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) offerti dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Inps, previa accettazione del piano socio-assistenziale.

 

Chi sono i beneficiari
La prestazione è rivolta agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (cioè i dipendenti del pubblico impiego) e alla gestione magistrale, oltre che pensionati iscritti alla gestione dipendenti pubblici.
In particolare può fare domanda di contributo:
• il titolare della posizione assicurativa, cioè il lavoratore o il pensionato, e può richiedere il beneficio per sé stesso, per il coniuge (non separato), per il partner dell’unione civile, per il convivente di fatto o per un familiare di 1° grado, anche non convivente;
• il familiare di 1° grado del titolare: per sé stesso, per il titolare, per un familiare di 1° grado del titolare, per il coniuge del titolare;
• il genitore richiedente superstite: per il figlio minore orfano del titolare;
• il tutore: per il figlio minore del titolare;
• l’amministratore di sostegno del soggetto beneficiario: per il beneficiario;
• il suocero, la suocera; i fratelli e le sorelle.

 

Cosa occorre fare
Prima di inoltrare la domanda è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU) per il calcolo dell’Isee socio-sanitario del nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
Il valore dell’Isee contribuisce al collocamento in graduatoria e determina l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale.
Nel caso di mancata presentazione di una valida DSU, la domanda viene collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore.

 

Come fare domanda
Per fare la domanda, puoi rivolgerti al patronato Ital Uil.
Scopri gli uffici collegandoti al sito www.italuil.it
Oppure, attraverso i seguenti canali:
• servizio online dedicato (“Domande welfare in un click” sul sito Inps), tramite le proprie credenziali;
• Contact center, chiamando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da rete
mobile), sempre utilizzando le proprie credenziali;
Dopo la verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di non accettazione, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti.

 

Cosa prevede la prestazione
L’HCP può prevedere:
• un contributo economico per assumere una badante che assista il disabile. L’importo può raggiungere 1.050 euro mensili, se il grado di invalidità è gravissimo, previa assegnazione di un punteggio calcolato d’ufficio sulla base dell’Isee, ma se l’Isee non supera gli 8mila euro il valore massimo mensile può arrivare a 1.250 euro. Il contributo decresce al diminuire del grado di invalidità e all’aumentare dell’Isee. Per il calcolo del contributo, l’Inps detrae eventuali altre provvidenze percepite dal beneficiario da parte dallo stesso Istituto, come ad esempio l’indennità di accompagnamento. L’importo mensile non può comunque superare lo stipendio mensile della badante, regolarmente contrattualizzata.
• Prestazioni integrative erogate da strutture ospedaliere e altri Enti socio-assistenziali di competenza in base alla residenza del disabile, che abbiano stipulato una convenzione con l’Inps, da quantificarsi fino a un massimo di 500 euro mensili (importo riconosciuto sempre sulla base del grado di invalidità e dell’Isee). Il diritto alle prestazioni è preceduto da una valutazione del bisogno e dalla sottoscrizione del Piano Assistenziale Individuale (PAI).

I servizi integrativi
L’Inps riconosce, tra le prestazioni integrative:
• servizi professionali domiciliari offerti da operatori socio sanitari, educatori professionali, psicologi, fisioterapisti, logopedisti;
• servizi e strutture a carattere extra domiciliare offerti per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, potenziamento delle abilità, prevenzione e rallentamento della degenerazione da svolgersi presso centro socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni per anziani, centri aggregazione giovanile, centri per l’infanzia;
• servizi di sollievo a favore del nucleo familiare;
• trasferimento assistito del disabile per particolari necessità (visite mediche, accesso ai centri, etc.);
• servizio pasto e fornitura di supporti non finanziati da altre leggi nazionali o regionali;
• percorsi di integrazione scolastica.


Scarica QUI il testo in pdf

Infografiche Disabilità, “Home Care Premium (HCP) Inps” – A cura della Uil Pensionati


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