Viaggiare informati…occasione di incontro per evitare ripensamenti e dare le giuste informazioni per le vacanze o i brevi viaggi
Le persone con disabilità non sanno viaggiare, spesso non sono informate o non hanno l’accortezza di fornire a chi li ospiterà tutte le informazioni che possono fare la differenza tra un incubo e un sogno. Il viaggio è scambio anche umano, di conoscenze reciproche. Infine, gli operatori devono tornare a regalare emozioni. Si devono riempiere le strutture con “cose da fare”, esperienze da vivere, sport da praticare. Non si potrà mai prendersi una vacanza dalla propria disabilità, ma si possono vivere momenti in cui la disabilità può apparire qualcosa di esterno a noi, di lontano. Difficile sì, impossibile no.
Ha partecipato ai lavori la Segretaria nazionale Uilp Francesca Salvatore che ha dichiarato: ” Partiamo dal concetto di accessibilità. L’accessibilità è un concetto, un’ideale a cui dobbiamo guardare per ottenere una parità di diritti e di doveri, un’uguaglianza che consenta la partecipazione delle persone alla vita sociale.
Tuttavia, le barriere architettoniche, fisiche, cognitive e sensoriali sono un tema critico per i siti culturali italiani: molte istituzioni non hanno ancora rimosso le barriere fisiche, ancora meno hanno affrontato il tema delle barriere percettive, culturali e cognitive che limitano l’esperienza culturale.
Il piano di eliminazione delle barriere architettoniche è ancora ben lontano dall’essere realizzato ed un altro punto dolente è la scarsità di informazioni disponibili a livello europeo riguardo all’accoglienza in Italia del turismo accessibile.
Da questo punto di vita occorre utilizzare presto e bene i 300 milioni di euro stanziati dal PNRR destinati alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive onde consentire un più ampio accesso e partecipazione di tutte le persone alla cultura.
Ma occorre anche che gli interventi siano abbinati ad attività di formazione per il personale amministrativo e per gli operatori culturali, promuovendo la cultura dell’accessibilità e sviluppando competenze sui relativi aspetti legali, di accoglienza, mediazione culturale e promozione.
E sempre il PNRR ha previsto una Legge nazionale sulle disabilità approvata dal Parlamento.
Adesso questa Legge va attuta presto e bene approvando i decreti attuativi e coordinandoli con la Legge di riordino dei servizi per le persone over 65 anni non autosufficienti.
Al contempo occorre assicurare l’accessibilità della ricettività, del trasporto e della mobilità, della ristorazione e del tempo libero.
Si tratta di creare un collegamento tra i vari servizi in modo da renderli realmente utilizzabili, senza discontinuità, offrendo alle persone che hanno bisogni speciali e alle loro famiglie un ampio grado di autonomia nella fruizione turistica.
La possibilità di accedere e di utilizzare le strutture è il presupposto fondamentale per permettere alle persone “con bisogni speciali” di prendere in considerazione un’offerta turistica: è ovvio che questa attenzione deve essere prestata a tutta la durata della vacanza e non solo a una parte.
Bisogna, quindi, poter e saper proporre trasporti accessibili, strutture ricettive accessibili, ma anche proposte e programmi con itinerari accessibili.
Occorre da parte delle istituzioni massimizzare le risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità che, con un recente Decreto, la Presidenza del Consiglio ha ripartito le risorse alle Regioni.
Si tratta di 100 mln di euro (provenienza Legge Bilancio 2021), di cui 60 destinati a finanziare interventi per l’inclusione tramite lo sviluppo del turismo accessibile e inclusivo volto a favorire la presenza di turisti con disabilità e dei loro familiari e la realizzazione o la riqualificazione di infrastrutture e all’organizzazione di servizi accessibili.
A queste vanno aggiunte le risorse destinate con il Decreto interministeriale, del Ministro del Turismo Garavaglia e della Ministra per le Disabilità Stefani, che stabilisce le modalità di accesso e fruizione al Fondo a sostegno dell’accessibilità delle strutture turistiche (previsto dalla Legge di Bilancio 2022 n.234 del 30 dicembre 2021) che si avvale di una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024.
Mi avvio a concludere ricordando la vergogna per quanto accaduto la settimana scorsa sul treno a Genova laddove 27 ragazzi disabili non hanno potuto utilizzare i posti a loro riservati e sono stati costretti a scendere dal treno poiché alcuni turisti li avevano occupati. Comportamento questo da Paese incivile e non da Paese che detiene oltre il 60% del patrimonio culturale mondiale. Episodio odioso, di mancato rispetto verso i cittadini più fragili, non vi è giustificazione che tenga anche solo per educazione civica va garantito, a chi è più in difficoltà, di poter godere del diritto alla mobilità. È quindi un PROBLEMA di EDUCAZIONE ma anche CULTURALE.
Chiudo auspicando un turismo per tutti, un turismo inclusivo, un turismo senza barriere, un turismo concretamente accessibile.”