Invecchiamento attivo: passare dalla parole ai fatti. “Condividiamo le parole della Ministra Calderone sull’invecchiamento attivo, bisogna però passare dalle parole ai fatti.”

Così Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uilp, commentando quanto detto dalla Ministra del Lavoro Calderone al Consiglio per l’Occupazione e gli Affari sociali a Bruxelles.

“Noi lo diciamo da anni ormai, tutti ci dicono che è una bella idea ma nessuno la applica. Bisogna pensare a nuovi modelli di lavoro e pensione. Le persone anziane che possono e lo desiderano devono poter svolgere attività a loro gradite, al servizio della società e delle imprese. Un servizio civile di anziani attivi, ovviamente con orari e mansioni flessibili.

I lavori socialmente utili fatti fare ai giovani hanno generato un esercito di precari. Ai giovani va dato lavoro stabile. Un servizio civile per gli anziani invece sarebbe anche un modo per aumentare il loro potere d’acquisto, falcidiato da anni di tagli.”

Riaprire il confronto su potere d’acquisto e invecchiamento attivo

Il taglio della rivalutazione è un danno strutturale e permanente perché si ripercuote in tutti gli anni successivi in cui si riceverà la pensione. I pensionati per anni sono stati trattati come un bancomat. È ora di invertire questa impostazione. C’è anche da dire che il 75% del prodotto delle aziende è rivolto al mercato interno. Se le persone non hanno potere d’acquisto, per chi produrranno le aziende?

Noi chiediamo che il Governo riapra un tavolo di confronto serio sul potere d’acquisto delle pensioni. Quelle italiane sono poi le più tassate d’Europa. Noi chiediamo poche azioni concrete:

  • la piena rivalutazione di tutte le pensioni,
  • il taglio delle tasse anche per i pensionati,
  • l’ampliamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e l’incremento dell’importo per chi già la riceve.

Il Governo però non ci convoca e anche quando sembra che ci ascolti, in realtà non ci sente.