Carmelo Barbagallo è il nuovo Segretario generale della Uil Pensionati. È stato eletto all’unanimità, oggi pomeriggio, dal Consiglio nazionale della categoria. Barbagallo succede a Romano Bellissima, già dimessosi alcuni mesi or sono. La carriera di Barbagallo è nota. Ha iniziato a lavorare all’età di 8 anni come garzone di barbiere e ha proseguito svolgendo vari lavori. Da una cooperativa ittica ad una concessionaria di auto, da un pastificio a un magazzino di smistamento di pacchi postali, infine, è approdato alla Fiat di Termini Imerese, sua cittadina natia: da lì è iniziato il suo lungo percorso sindacale. Da delegato di fabbrica a responsabile della Fml locale, da Segretario territoriale della Uilm sino a Segretario generale della Uil Sicilia, nel giugno del 2000 Barbagallo è arrivato alla Uil nazionale, dove ha rivestito per 14 anni l’incarico di Segretario organizzativo. Eletto Segretario generale aggiunto nel gennaio 2014, Barbagallo ha gestito la riforma organizzativa che ha trasformato il Sindacato di via Lucullo in un moderno sindacato a rete. Con lui Segretario generale dal novembre del 2014, la Uil è cresciuta di circa 50.000 iscritti e ha visto aumentare i consensi in termini di voti, nelle elezioni delle Rsu, e di delegati.
Il suo ultimo atto pubblico da leader della Confederazione è stato un ringraziamento al Capo dello Stato. Barbagallo, infatti, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di cui, di seguito, si rende noto il testo.
Roma, 3 luglio 2020
Caro Presidente,
dopo circa sei anni alla guida della Uil nazionale, è giunto il tempo che io passi il testimone.
Il prossimo 4 luglio, al termine di un percorso condiviso, in assoluta unità d’intenti, il Consiglio confederale eleggerà il mio successore, che proseguirà nel solco tracciato in questi anni.
Il mio impegno nella Uil continua, nella veste di Segretario generale dei pensionati. Ritengo che una delle questioni sociali più importanti attenga proprio alla difesa dei diritti degli anziani, a cui occorre garantire un invecchiamento attivo e dignitoso. Farò di tutto, dunque, per dare un contributo in questa direzione.
Desideravo renderla partecipe di tale rinnovamento, perché tutta la Uil ha sempre apprezzato la sua particolare attenzione al mondo del lavoro e al ruolo delle parti sociali.
Siamo orgogliosi di averla come Presidente del nostro Paese. La ringraziamo, perché non ha mai fatto mancare al Sindacato l’incoraggiamento a proseguire nell’azione di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle giovani e dei giovani e ha sempre indicato la via della crescita, nel rispetto della sicurezza e dell’equità sociale.
In questi mesi in cui la tragedia della pandemia ha segnato profondamente le nostre stesse vite, ancora più forte è stato il legame tra Lei e il popolo italiano: tutti noi abbiamo avvertito la sua accorata partecipazione, le sue preoccupazioni e la sua vicinanza.
La proverbiale saggezza e l’equilibrio istituzionale che La caratterizzano sono un punto di riferimento e un insegnamento per tutti. E tali resteranno per me, anche nel mio nuovo incarico.
Ancora grazie, caro Presidente, per tutto ciò che ha fatto e farà per il nostro Paese.
Con sincera cordialità