“Dare la massima attenzione alle condizioni in cui versano le categorie più fragili di una comunità e alla costante evoluzione dei loro bisogni dovrebbe essere obiettivo primario di ogni amministrazione, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo attraversando. Un periodo in cui sono richieste grandi capacità organizzative e di intervento per rispondere in
“Pagare al Cup è come fare il gioco dell’oca. Se si vuole farlo in contanti per visite mediche, Tac o altri servizi che non siano i prelievi, c’è un totem che non dà il resto ma solo una ricevuta con cui bisogna andare alla banca Bpm di viale Chiesa. E in tempi di Covid bisogna
“Quello che sta accadendo sui vaccini anti Covid-19, con ritardi nelle consegne e primi accenni di beghe legali, potrebbe essere fortemente penalizzante per gli anziani calabresi, soprattutto per quelli affetti da gravi patologie, per gli over 60 con patologie e i soggetti patologici oncologici immuni depressi – soggetti per i quali il vaccino diventa precondizione
Bastano pochi giorni di differenza per ritrovarsi in tasca una pensione più ‘leggera’. Capita a chi è andato in pensione adesso, a gennaio, penalizzato rispetto a chi invece ha potuto lasciare il lavoro anche solo al 31 dicembre. Un taglio che, secondo uno studio della Uil, va dai 70 euro annui per pensioni di 1.500
Grazie all’impegno di Spi, Fnp, Uilp Emilia Romagna, l’assessora di Forlì al Welfare, tramite un atto formale di giunta, inviato al Governo, al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro ha chiesto l’avvio della discussione per arrivare ad una Legge Quadro Nazionale sulla Non Autosufficienza. “Nel distretto forlivese -ha dichiarato l’Assessora- le persone anziane
“In attesa di capire quando partirà la Fase 2 della campagna vaccinale anti-Covid,e di conoscere i dettagli del Piano vaccinale come annunciato dall’assessore Leone nei giorni scorsi, sarebbe opportuno che lo stesso assessore e il presidente Bardi facciano chiarezza sulle modalità con le quali i cittadini interessati, potranno dare il proprio assenso ad essere vaccinati
“Code all’esterno degli uffici postali: fino a quando si continuerà ad abusare della pazienza dei cittadini”. Scrivono la Uilp e la Uil Poste Bolzano in una nota unitaria emanata giovedì 21 gennaio. “Il Covid non c’entra -continuano i Sindacati- non è la causa, la pandemia viene piuttosto utilizzata come scusante per il mancato avvio delle
Vaccino a domicilio anche per le persone con disabilità: è la proposta dell’Ufficio H – Uil Pensionati, che chiede alla Regione Veneto di tendere la mano a chi, in un momento di estrema difficoltà per tutti, parte più svantaggiato di altri. “La pandemia non ha risparmiato la nostra regione -dichiara l’Ufficio H Uilp Veneto- che,
“Dopo la recente esperienza negativa con il flop della vaccinazione antinfluenzale, la sanità lombarda non può più permettersi altri scivoloni. E con i “chiari di luna” dettati dalle strategie di distribuzione della Pfizer, e le conseguenti prime ipotesi di una gerarchia delle priorità nella vaccinazione non possono che preoccupare il sindacato dei pensionati della Lombardia.”
Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp Siracusa hanno siglato con i Comuni dell’Aod “Valle dell’Anapo”, un Protocollo d’Intesa sul Welfare. Per l’attuazione del protocollo sarà istituito un Tavolo di lavoro permanente per analizzare gli obiettivi, monitorare azioni e processi e valutare i risultati. Ne faranno parte quattro rappresentati designati dal Distretto socio-sanitario e da
“La seconda, lunga ondata pandemica sta colpendo duramente le nostra Regione, nella quale da marzo 2020 ad oggi sono 50.627 le persone risultate positive.” Così, Spi, Fnp, Uilp Marche in una nota unitaria emanata oggi, 21 gennaio. “Al 19 gennaio 2021 -continuano i Sindacati dei pensionati- si contano 672 ricoverati (di cui 85 in terapia
Spi, Fnp, Uilp Lombardia hanno chiesto un incontro all’Assessora regionale alla Sanità Letizia Moratti. All’ordine del giorno: rsa, vaccini e riforma sanitaria. “La specificità, della situazione sociale – dichiarano i Sindacati dei pensionati- i numeri di pensionati e anziani in Lombardia con malattie croniche, la cui gestione incide per circa l’70% dei costi del servizio