Comunicati stampa UIL
“Continueremo ad adoperarci per evitare che il referendum spacchi il sindacato. Riproponiamo a Cgil e Cisl iniziative unitarie su terreno contrattazione” Primo commento a caldo del Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in merito alla decisione della Consulta sui referendum in materia di lavoro. Intervistato da Tgcom24, subito dopo la conclusione dell’odierna camera di consiglio
Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha inviato un messaggio al suo collega tedesco, il Segretario generale della DGB Reiner Hoffmann. Di seguito il testo. Caro Reiner, a nome mio personale e della UIL tutta, desidero esprimerti la più viva solidarietà per la tragedia che ha colpito il popolo tedesco e tante altre persone
“Abbiamo apprezzato la disponibilità manifestata dal Ministro, ma per la UIL e la UILP si tratta di una dotazione purtroppo ancora non sufficiente” Così Silvana Roseto, Segretaria confederale Uil e Romano Bellissima, Segretario generale Uilp commentano, in una nota, l’accordo raggiunto ieri con il Governo per un incremento del fondo sulla non autosufficienza. “Ovviamente –
Mentre oggi si svolgeva, presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il presidio a sostegno dell’incremento del Fondo per la Non Autosufficienza, al quale erano presenti anche i rappresentanti della UIL e UILP, contestualmente si è riunito , in via straordinaria, su invito del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e del
L´Alzheimer è una patologia la cui continua diffusione è connessa inevitabilmente all’allungamento della vita globale. In tutto il mondo si stima che ci siano 36 milioni di malati e di questi, 1 milione solo in Italia: un Paese, che voglia dirsi maturo e civile, non può non affrontare questo problema. E’ assolutamente urgente richiamare l’attenzione
Le pensioni italiane non sono rivalutate al reale costo della vita. Non solo, i pensionati del nostro Paese pagano il doppio della media delle tasse pagate dai pensionati europei. In Europa, infatti, l’aliquota media è del 12,66%, in Italia invece è pari al 21% senza contare l’ulteriore tassazione inerente alle addizionali locali e regionali, che
Per superare le problematiche presenti nel decreto sul part-time agevolato occorrerà che in fase di applicazione del decreto si faccia esplicito riferimento al codice delle pari opportunità, D.L. 198 del 2006, che stabilisce il diritto delle donne di rimanere al lavoro fino all’età pensionabile prevista per gli uomini. In questo modo si consentirebbe alle lavoratrici
Il decreto sul part-time agevolato è un piccolo passo per costruire un mercato del lavoro che dia flessibilità agli anziani e stabilità ai giovani. Il decreto però non risponde minimante all’urgenza di reintrodurre per tutti i lavoratori la flessibilità di accesso alla pensione. La Legge Fornero ha portato l’età di pensionamento a un livello inaccettabile
“Non sappiamo quale sarà l’esito finale del ddl povertà e se, come annunciato dallo stesso Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, le parti che afferiscono alla previdenza, attualmente contenute dal provvedimento, saranno realmente stralciate. Condividiamo, tuttavia, le parole del Ministro, soprattutto perché, finalmente, si parla di inclusione e investimento e non di costi per il sociale
Nonostante il rush finale e le dichiarazioni del Governo, resta il rischio di disimpegni automatici delle risorse dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013. A Dicembre del 2015 (ma c’è tempo fino a Marzo 2017 per certificare le spese a Bruxelles) i pagamenti rendicontati ammontavano al 92% (42,8 miliardi di euro) del totale delle risorse (46,5 miliardi
I calcoli resi noti dall’INPS che esplicitano le modalità di ricalcolo dell’indicizzazione sulla base del D.L. 65 del 2015 evidenziano quanto l’intervento proposto dal Governo sia inadeguato rispetto a ciò che sarebbe spettato ai pensionati con una piena applicazione della sentenza n. 70 della Corte Costituzionale. Il trattamento preso in esame dall’INPS è di 1.500
“Dopo la sentenza della Corte Costituzionale per la UIL e la UIL Pensionati il Governo avrebbe dovuto fare una cosa molto semplice.” “Ripristinare il diritto alla rivalutazione delle pensioni e discutere e definire, con i sindacati dei pensionati, le modalità e l’entità dei rimborsi per il passato. Il Governo, invece, ha scelto una strada completamente