Si è riunito il 26 luglio 2016, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Tavolo composto dai rappresentanti del Governo, Viceministro all’Economia Enrico Zanetti, la Sottosegretaria al Lavoro Franca Biondelli, dai sindacati Confederali e dei Pensionati, dalle Associazioni della Disabilità più rappresentative, dai rappresentanti del Ministero della Salute e dall’Assessore Rita Visini per la Conferenza delle Regioni, in merito alla discussione sulla bozza di proposta presentata dal Governo lo scorso 13 maggio, sul tema della non autosufficienza.

Abbiamo colto l’occasione per ribadire quanto già affermato nel documento unitario (CGIL, CISL E UIL confederali e dei Pensionati dell’11/07/2016) inoltrato al Governo.

Già nel 2005, la Uilp, la Spi e la Fnp, ebbero modo di sollevare il problema della non autosufficienza, una vera esigenza sociale, presentando una proposta di legge di iniziativa popolare, alla quale non venne data l’opportuna e necessaria rilevanza. E’ indubbiamente un buon punto di partenza, tuttavia nutriamo delle perplessità, la più importante delle quali è quella inerente l’aspetto finanziario dal quale dipenderà la buona riuscita dei lavori intrapresi. Che il Fondo per la non autosufficienza sia stato reso strutturale è un rilevante traguardo per il nostro Paese, ma la dotazione di 400 milioni di euro la consideriamo assolutamente insufficiente. In tal senso confidiamo nell’impegno assunto dal Ministro Padoan su sollecito del sottosegretario Biondelli, di prevedere un incremento del FNA già dalla prossima Legge di Stabilità.

Le Regioni si sono impegnate ad adeguare le modalità di valutazione delle disabilità attraverso le UVM (unità di valutazione multidisciplinare), ma hanno evidenziato le difficoltà che incontrano e pertanto hanno chiesto di rinviare all’anno 2017 la definizione e la messa in atto complessiva del nuovo sistema che comprende la valutazione anche statistica degli interventi effettuati, attraverso una gradualità programmata.

Inoltre è stata presentata una nuova definizione di disabilità gravissima, più ampia rispetto a quella presentataci nella bozza governativa precedente e della quale avevamo mostrato una non condivisione sin da subito. Con questa nuova definizione si è posto un punto di partenza, sul quale occorre ancora lavorare, per ampliare la sfera dei beneficiari, andando a superare le scale di valutazione proposte in precedenza con le quali si rischiava di escludere condizioni che sebbene di gravissima non autosufficienza non erano riconducibili alle condizioni patologiche previste.

Nell’ottica della prevenzione e del contrasto al fenomeno della non autosufficienza, essendo arrivati alle battute finali del percorso, aspettiamo in tempi brevi un testo di legge che accolga le nostre istanze.

La Sottosegretaria ha informato che nei primi giorni del prossimo mese verrà istituito un tavolo permanente, secondo quanto richiesto dalle OOSS e verrà avviato il monitoraggio dei disabili gravissimi risultanti dalle rilevazioni regionali e necessario per la suddivisione del fondo. Verrà inoltre calendarizzato per la discussione parlamentare e la conseguente approvazione il provvedimento sui “care givers”.

Per noi, lo ribadiamo, è comunque solo un punto di partenza, ma pur sempre solo la tappa iniziale di un percorso che ci impegniamo a monitorare costantemente, affinché i beneficiari possano usufruire su tutto il territorio nazionale di una misura uguale ed esigibile per tutti e da tutti, senza frammentarietà e differenziazione alle quali purtroppo abbiamo assistito sino ad oggi.

 

La Segretaria confederale
Silvana Roseto

Il segretario generale Uilp
Romano Bellissima