Detrazioni spese veterinarie per animali domestici: cosa sono? A chi spettano?

Avevamo già parlato, insieme a Terzo Millennio, dei benefici del rapporto tra persone anziane e animali domestici.

Il Sindacato ci aveva già pensato: nel 2016 Spi, Fnp, Uilp insieme alla Lav (una delle più importanti associazioni animaliste italiane) avevano dato vita alla campagna. ‘Questa è una vecchia amicizia’. La Campagna aveva proprio lo scopo di incentivare gli anziani ad adottare animali domestici. Il Sindacato chiedeva anche sgravi fiscali e incentivi per chi adottava e una riduzione dell’Iva sulle spese veterinarie e sul cibo per gli animali.

Oggi abbiamo preparato una breve guida sulle detrazioni per le spese veterinarie per animali domestici.

Detrazioni spese veterinarie per animali domestici: a chi spettano?

La detrazione spetta a chi che sostiene effettivamente la spesa per ‘animali legalmente detenuti per compagnia o per la pratica sportiva’ anche se non è la proprietaria o il proprietario dell’animale.

Per animale legalmente detenuto si intende l’animale del quale si disponga di documenti che ne attestino l’adozione o una fattura d’acquisto oppure l’autocertificazione attestante che l’animale è legalmente detenuto. Questo conta per tutti gli animali tranne che per i cani: per questi animali occorre presentare l’identificazione con microchip e l’iscrizione in anagrafe degli animali d’affezione.

Quali spese possono essere detratte e quali invece non è possibile detrarre?

Possono essere detratte le spese sostenute per:

  • le prestazioni professionali del medico veterinario;
  • analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie;
  • medicinali a uso veterinario, con o senza obbligo di ricetta, acquistati nelle farmacie nelle parafarmacie o in strutture a ciò autorizzate.

Non possono essere detratte le spese sostenute per:

  • la cura di animali detenuti con finalità economica (allevamento, riproduzione o consumo alimentare) né per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole;
  • l’acquisto di mangimi speciali anche se prescritti dal veterinario poiché non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare.

Quanto è possibile detrarre?

Il tetto massimo di spesa veterinaria ammesso alla detrazione fiscale è di 550€, indipendentemente dal numero di animali che vivono con il contribuente. Il massimo della detrazione ammonta a circa 80€ all’anno. Chi spende meno di 129€ non può detrarre nulla.

Detrazioni spese veterinarie per animali domestici. Nota bene:

  • I pagamenti relativi a prestazioni veterinarie, analisi di laboratorio e interventi devono essere tracciati cioè effettuati tramite bonifici bancari o postali, carte di debito, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari e occorre produrre la fattura;
  • per le spese sostenute per medicinali veterinari è sufficiente lo scontrino che riporti, oltre al codice fiscale della persona che ha sostenuto la spesa, anche la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati.

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Questa guida si riferisce alla Dichiarazione Redditi 2023 (Redditi del 2022)