“Oggi è la Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani. In ogni parte del mondo le persone anziane subiscono violenze, fisiche, psicologiche, economiche. Si stima che a livello globale 1 anziano su 6 abbia subito nell’anno una qualche forma di abuso. Abusi che si verificano nelle strutture residenziali, nelle strutture sanitarie, nei centri urbani, nei contesti sociali e anche all’interno delle famiglie e nel chiuso delle abitazioni. Violenze che colpiscono in particolare le donne anziane, perché vivono più a lungo, sono in condizioni di maggiore fragilità e restano più spesso sole. Questo non è più accettabile”. È quanto dichiara il Segretario generale Carmelo Barbagallo.

“Alla luce della pandemia globale, inoltre – prosegue Barbagallo – questa giornata assume un significato ancora più importante. Il Covid-19, infatti, ha messo in evidenza quante siano le sofferenze e le violenze patite dalle persone anziane, in Italia come nel mondo.

In questi ultimi mesi in Italia abbiamo assistito ad una vera e propria tragedia. L’alto numero di contagi e decessi che si sono verificati nelle strutture residenziali per anziani di tutto il Paese ha confermato la validità di ciò che come Uil sosteniamo da tempo: l’intero sistema delle strutture residenziali sociosanitarie per anziani va profondamente riformato. Strutture di grandi dimensioni isolate dal contesto sociale del territorio; spazi dedicati agli ospiti troppo angusti; carenza di personale, spesso poco formato, poco remunerato e oberato di lavoro; monitoraggio e controlli inadeguati sono realtà con cui non possiamo più convivere e che sono terreno fertile per gli abusi contro le persone anziane. Serve una profonda, drastica riorganizzazione di tutto il sistema. È inoltre necessario stanziare più fondi per il Servizio sanitario nazionale, che deve tornare ad essere veramente pubblico e universale. Bisogna potenziare i servizi sociali e sociosanitari nel territorio e incrementare le risorse destinate al personale. Come chiediamo da tempo, va finalmente approvata una legge quadro nazionale sulla Non autosufficienza che tuteli le persone più fragili. E servono misure per aiutare i familiari, in gran parte donne, che si prendono cura dei loro congiunti anziani e non autosufficienti.

Servono, inoltre – continua il Segretario generale – un profondo cambiamento culturale, un maggior controllo democratico, una più diffusa partecipazione delle organizzazioni sindacali e di volontariato.

Gli anziani non devono essere considerati cittadini di seconda categoria, verso i quali tutto è permesso. Al contrario, le persone anziane sono depositarie di cultura, di memoria, di tradizioni. Sono le radici di questo splendido Paese. Sono parte integrante della società. Sono i nostri volontari, i nostri consiglieri. Sono un aiuto fondamentale per le nostre famiglie.

È arrivato il momento – conclude Barbagallo – di dire con chiarezza che non saranno più tollerate violenze nei confronti delle persone anziane e che saranno attuate tutte le politiche necessarie per raggiungere questo obiettivo.

 

Roma, 15 giugno 2020