“Tra le principali vittime dello stato comatoso in cui versa il sistema sanitario regionale ci sono le persone fragili, gli anziani. C’era anche una folta platea di pensionati, sotto il palazzo della Regione in occasione della manifestazione promossa lo scorso 19 novembre da Cgil, Cisl e Uil per chiedere una svolta nella gestione dei servizi sanitari ai cittadini, ma soprattutto nella programmazione. Solo ora, a un anno e mezzo dalla fine della legislatura, l’attuale assessore alla Sanità ha annunciato l’intenzione di riprendere i lavori per la definizione del nuovo Piano sociosanitario, fermo da tempo”. E’ quanto sostiene la Uilp Basilicata che, alla luce dei gravi problemi che stanno caratterizzando in generale la sanità lucana, punta i riflettori sulla necessità di varare quanto prima il documento di programmazione sanitaria, di concerto con le associazioni di categoria e con le parti sociali.
“Come Uil Pensionati – prosegue la nota della Uilp Basilicata -siamo consapevoli che la gestione programmatica in sanità sia l’unica via per garantire il rafforzamento dei servizi territoriali. E’ anche per questo che sorgono le nostre perplessità sull’avvenuta individuazione degli Ospedali e Case di Comunità in mancanza di un piano complessivo di tutto il sistema, oltre che per la mancanza di una lettura organica della domanda di salute dei vari territori. Nonostante le nostre reiterate richieste, non è stata data al sindacato la possibilità di portare alcun contributo. Chiediamo che questa inopinata ‘Conventio ad Excludendum’ abbia a terminare”.
L’attualità ci costringe a concentrarci su quei problemi che si sono gravemente aggravati. A partire dalla carenza di personale, per cui non è più possibile garantire i livelli essenziali di assistenza, soprattutto ad anziani e fragili. Anche la vigente previsione di assunzioni per 1.049 operatori è già stata superata dalle esigenze attuali oltre che dai collocamenti in pensione nel frattempo intervenuti. La straordinarietà della situazione necessiterebbe di interventi altrettanto straordinari, ad iniziare dal reclutamento e dall’incomprensibile non utilizzo, del personale interinale così come programmato e finanziato.
“Non c’è più tempo da perdere inoltre – proseguono la Uilp Basilicata – sulle liste di attesa, la cui condizione attuale ha già eluso il diritto alla salute costituzionalmente previsto. In questo senso la predisposizione di un nuovo Piano sanitario potrebbe migliorare la correlazione tra domanda e offerta con un riallineamento tra i Pronto soccorso, le attività di ricovero e quelle ambulatoriali. Questo aiuterebbe ad abbattere i tempi che nella fattispecie connotano e differenziano la buona con la cattiva sanità”.
“All’assessore chiediamo anche di mettere in agenda il problema delle case di riposo e delle Rsa . L’attuale modello va totalmente ripensato sulla base di principi di civiltà e rispetto della persona. In Basilicata non abbiamo un sistema di accreditamento di queste strutture e quindi non esiste controllo; attualmente vi è sulla carta una competenza duale tra i Comuni interessati e la Regione, ma di fatto non si intravedono disposizioni legislative e regolamentari al passo con le esigenze dei ricoverati e nel rispetto dei diritti contrattuali degli operatori. Infine tra le cose possibili da fare subito c’è il finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo, ancora lettera morta. Su questo bisognerebbe immaginare di integrare le risorse regionali con quelle nazionali, per poi rendere applicabile anche la legge sull’autosufficienza. Chiediamo si apra subito un tavolo permanente con le Organizzazioni Sindacali per provare a passare dalle enunciazioni e dalle incomprensibili indisponibilità, al confronto e all’approvazione di misure condivise, per cominciare a dare quelle risposte che i lucani, ed in modo particolare gli anziani ed i soggetti più fragili aspettano da tempo”.
“Per fare tutto questo – conclude la Uilp Basilicata – è necessario che la politica recuperi il suo ruolo, dedicandosi alla programmazione, monitoraggio e controllo, lasciando la gestione alle varie Direzioni, auspicando che le nomine avvengano effettivamente in tempi brevi e con professionalità adeguate. Ma all’assessore e all’attuale Governo Regionale, vorremmo rappresentare anche tutte le nostre oggettive perplessità circa le condizioni politiche in cui versa questa maggioranza e sulle realistiche possibilità che si possa portare a compimento l’approvazione di un nuovo Piano sociosanitario in termini ragionevolmente brevi”.