“Riteniamo prioritario accelerare la copertura vaccinale delle fasce più esposte e a rischio della popolazione”. A dichiararlo, la Uil Pensionati Veneto Orientale, a seguito dei ritardi e dei malfunzionamenti della campagna vaccinale regionale. “Ci sono altri problemi da affrontare -prosegue la Uilp- come il fatto che alcuni medici di medicina generale che hanno cessato l’attività lavorativa non sono ancora stati sostituiti se non temporaneamente in qualche caso. Gli assistiti sono stati distribuiti tra i medici in attività, e con la ripresa dei contagi Covid -19, si è determinato un ulteriore carico di lavoro con forte pressione sugli operatori poiché al lavoro ordinario, si è sommata la gestione dell’emergenza per la pandemia in atto. La situazione a tutt’oggi è ancora carente. Altri aspetti non trascurabili, sono l’incremento dei tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie, la mobilità sanitaria all’interno della stessa Usl per i pazienti anziani e non autosufficienti che necessitano di accompagnatori, per visite e esami strumentali che, a nostro avviso, deve essere risolta nella struttura più vicina. Invitiamo la conferenza dei sindaci a fare il punto sulla situazione attuale in accordo con le amministrazioni che devono impegnarsi in una campagna di sensibilizzazione per quanto riguarda la prevenzione al contagio e soprattutto invitare tutti i cittadini al vaccino. La salute deve essere in armonia come previsto dall’articolo 32 della Costituzione Italiana”