“Confidiamo che questo fine settimana sia risolutivo per i 56mila over 80 veneti ancora non vaccinati. Non discutiamo le modalità di accesso, libero o con prenotazione o entrambi, stabilite da ogni singola Ulss, e diamo per scontato che si organizzino per evitare nel modo più assoluto che si verifichino code – sarebbero incresciose data l’anzianità della platea – e ancor peggio assembramenti. Ma ci sono due questioni alle quali vogliamo si presti la massima attenzione.” Dichiarano Spi, Fnp, Uilp Veneto, commentando la notizia riguardante l’ultima chiamata per la vaccinazione degli over 80 della Regione.
“La prima è che Ulss e Comuni incrocino già lunedì gli elenchi e individuino in tempi brevissimi chi e perché sia rimasto fuori. La seconda è che non si indugi con la vaccinazione a domicilio: anche perché sappiamo che solo metà dei medici di medicina generale ha aderito al protocollo con la Regione e temiamo altri ritardi. Ricordiamo che tutta la partita della vaccinazione a domicilio, con medici di base e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), non si esaurisce con gli over 80 e riguarderà a breve i fragili e superfragili. Siamo ancora in attesa che la Regione renda note le linee guida alle quali le Ulss devono uniformarsi”.