“Un amico in famiglia: Saper essere nella relazione di aiuto” è il progetto che l’ADA  di Matera e la Uil Pensionati presenteranno domani sabato 22 ottobre prossimo a Matera (Fondazione Le Monacelle, via Riscatto, con inizio alle ore 9).

Il progetto si propone di migliorare i rapporti e le relazioni interpersonali delle persone anziane e fornire una risposta ai bisogni di sicurezza e di socializzazione per migliorare la qualità della vita individuale e sociale delle donne e degli uomini anziani. L’esigenza dell’associazione è quella di improntare un corso di formazione rivolto ai volontari, che desiderano acquisire alcuni preliminari strumenti sulla conduzione di gruppi di ascolto acquisire competenze di tipo relazionale (comunicazione, relazione di aiuto, gestione dei conflitti, ecc…) per promuovere la qualità nelle relazioni interpersonali

Da una ricerca condotta nella provincia di Matera e promossa dalle istituzioni locali  emerge in primo luogo la percezione di una condizione di solitudine dell’anziano, intesa non solo come solitudine reale ma anche come condizione psicologica di disagio, come “sindrome dell’isolamento”. La solitudine dipende talvolta dalla scarsa presenza dei familiari ma molto più spesso è una conseguenza della scarsa capacità comunicativa dell’anziano in una fase difficile della vita che si ripercuote sul rapporto con i familiari. Emerge diffusamente per l’anziano la difficoltà di gestire le relazioni interpersonali e la scarsa capacità di comunicare soprattutto con le generazioni successive. Il volontario che l’A.D.A. vuole formare deve essere in grado di facilitare e stimolare la comunicazione e le relazioni interpersonali dell’anziano per favorire una vita sociale e relazionale migliore.

Obiettivi specifici: 

  • Attraverso la formazione qualificare i volontari, fornire   conoscenze ed abilità, e quelle  competenze indispensabili per ricoprire il ruolo di assistente domiciliare garantendo la qualità nelle prestazioni e nei servizi erogati.
  • Fornire all’anziano un’assistenza adeguata per  livello di professionalità.
  • Favorire e sostenere la domiciliarità degli anziani:  il permanere dell’anziano nella sua abitazione va valorizzata come strumento fondamentale per una migliore qualità della vita .
  • Andare incontro al BISOGNO DI SOLLIEVO DELLE FAMIGLIE (Spesso la presenza in casa di un anziano crea problemi soprattutto quando i componenti della famiglia hanno impegni di lavoro e sono nell’impossibilità di soddisfare da soli le esigenze del familiare anziano) .
  • Formare il volontario attraverso lezioni pratico-teoriche;
  • Stimolare il confronto tra i partecipanti al corso sulla relazione di aiuto;
  • Accrescere le competenze dei volontari sul lavoro di gruppo,

Formare il volontario che possa gestire il lavoro di gruppo per stimolare le relazioni interpersonali

Il progetto si basa su una metodologia fortemente innovativa che mira alla strutturazione di un modello d’intervento di aiuto della persona in condizioni di disagio e che pone al centro dell’attenzione lo sviluppo delle capacità relazionali, basato soprattutto sul rapporto di relazione “empatico” tra volontario ed anziano, profondamente diverso dal modello operativo dominante in molte realtà, invece fortemente assistenzialista e limitato alla sola cura di alcuni aspetti della vita del soggetto in difficoltà. Lo scambio interpersonale costituisce l’aspetto più innovativo del progetto.

Alla presentazione dell’iniziativa domani sabato 22 ottobre a Matera saranno presenti il segretario generale Uil Basilicata Carmine Vaccaro, il dirigente provinciale di Mastra ADA Michele Delicio, Franco Coppola, segretario responsabile Uil provinciale Matera, Vincenzo Tortorelli, segretario generale Uilp Basilicata. Sono previsti saluti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e del presidente ADA provinciale Potenza Mario Capece.

Le conclusioni sono affidate al Segretario generale Uilp Romano Bellissima.