Il 9 giugno si è tenuto un incontro tra Spi, Fnp, Uilp Trentino e UPIPA, Unione Provinciale Istituzioni per l’Assistenza, l’organizzazione a cui aderiscono la maggioranza delle Rsa della Provincia.

Durante l’incontro è stato affrontato il tema della riapertura alle visite dei parenti dei pazienti ospiti nelle Rsa, che secondo ordinanza della Provincia, dovrebbe avvenire il 15 giugno. UPIPA ha però fatto presente che a causa di problemi relativi all’organizzazione delle singole strutture, quest’ultime apriranno effettivamente alle visite non nel giorno previsto dall’ordinanza ma verso la fine del mese.

Un altro punto fondamentale su cui si è incentrato il dialogo tra Sindacati e UPIPA è stato quello riguardante le scelte politiche e amministrative adottate dalla Provincia nei mesi scorsi. Spi, Fnp, Uilp hanno evidenziato una grave lacuna nelle “linee guida RSA” inviate alle strutture da Governatore e Assessore alla Sanità del Trentino: al personale delle RSA non è imposto l’obbligo di sottoporsi al tampone. Secondo i Sindacati dei pensionati si tratta di una grandissima falla nel sistema di prevenzione che va assolutamente colmata, anche per evitare ulteriori rallentamenti alla riapertura alle visite. “Ciò che va superata- sostengono i Sindacati -è una contrapposizione di diritti e di tutele: i diritti dei familiari e degli anziani di rincontrarsi in un contesto di massima sicurezza e le necessarie tutele che vanno garantite a tutti gli ospiti, ai familiari e al personale.  Gli strumenti ci sono per rispettare questi diritti e queste necessità, purché da parte di ognuno si affrontino i problemi con il dovuto equilibrio e la necessaria assunzione di responsabilità.”

UPIPA concorda con i Sindacati sull’evidenza delle fragilità del sistema dei servizi agli anziani emerse in questa triste vicenda. Dunque è necessaria una accelerazione nel realizzare in maniera organica il nuovo Welfare Anziani –  SPAZIO ARGENTO che, se fosse partito nei tempi programmati per il 2019, avrebbe già potuto essere in fase di attuazione e di verifica.

Inoltre, i Sindacati dei pensionati sostengono che serva una generale riforma dei servizi sociali e sanitari per le perone anziane: “Vanno ridisegnate e implementate le funzioni dei medici di base , le modalità di presenza del medico all’interno delle RSA, l’ assistenza a domicilio, le convenzioni con gli specialisti, in modo che la medicina di base sia coerentemente organizzata. Sanità ed assistenza vanno ripensate ed integrate, rafforzandone la funzione preventiva.  Per l’invecchiamento attivo ci si deve chiedere se sia stata posta in essere un’organizzazione sufficientemente adeguata, ma purtroppo i fatti parlano da soli. Anche le RSA vanno ripensate, potrebbero essere piccole aziende Sanitarie Territoriali, aperte agli esterni, con servizi di medicina per la copertura specialmente nelle zone più periferiche.”