“La programmazione vaccinale contro il Covid non tiene conto delle fasce più fragili della popolazione che sono le vittime più numerose di questa tragica situazione”. A dichiararlo, Spi, Fnp, Uilp Pesaro Urbino, che chiedono un aggiustamento del Piano vaccinale predisposto dalla Regione: “La logistica -affermano i Sindacati dei pensionati- sta evidenziando tutte le criticità a partire dal fatto che i tre punti di vaccinazione della provincia sono insufficienti per il territorio pesarese nei quali si riversano gli anziani di tanti comuni limitrofi. I disagi che si stanno verificando erano prevedibili, ma a tutt’oggi ancora non si riesce a trovare una soluzione.”

Un altro grande nodo da sciogliere riguarda l’assenza totale di un piano di vaccinazione a domicilio per coloro che non possono recarsi autonomamente, né accompagnati ai centri vaccinazione: “Ancora non c’è una risposta chiara e certa su questi soggetti che dovrebbero essere i primi ad essere protetti. Insomma l’impressione è che alcune categorie a rischio, siano sacrificabili, e questo è inaccettabile. Chiediamo pertanto chiarezza per dare speranza e conforto a tutti coloro che in questo momento si sentono abbandonati, e che vogliono essere vaccinati.”