Uilp Lombardia, si è tenuto oggi, 25 ottobre, a Montanaso Lombardo il Convegno ‘Prevenzione cura e benessere della persona nella negoziazione sociale’ organizzato da Uilp Lombardia insieme a Spi e Fnp Lombardia.
La negoziazione sociale e è una delle principali attività che fanno le categorie dei pensionati insieme alle confederazioni, che trattano sostanzialmente temi sociali, soprattutto attraverso la destinazione di quelle che sono le risorse a disposizione dei comuni.
La contrattazione sociale, dove e quando si riesce ad esercitarla – è dunque importante perché riesce in qualche maniera a migliorare la condizione esistenziale ed economica dei cittadini con degli accordi di prossimità, con degli impegni condivisi con le amministrazioni, con dei protocolli di buone prassi.
Purtroppo questi accordi non sono molto diffusi su tutti il territori, sono significativi e importanti nei comuni di maggiori dimensioni , mentre nei piccoli l’esiguità dei numeri coinvolti favorisce soluzioni informali e di facile realizzazione, oppure spinge ad una gestione “associata” attraverso i Piani di Zona.
“Bisogna ragionare su come è cambiata la contrattazione sociale da prima del COVID a dopo il covid.” Ha evidenziato Serena Bontempelli, Segretaria generale Uilp Lombardia, che ha presieduto i lavori del Convegno.
Significativa da questo punto di vista è la ricerca svolta da Uilp, Spi, Fnp Lombardia “più fragili dopo la tempesta?”, che attraverso due indagini post Covid ha misurato gli atteggiamenti dei “vecchi” lombardi dopo l’esperienza devastante della pandemia, indagando solitudine, paure e resilienza degli anziani.
È evidente che l’ampliamento delle disuguaglianze ha spinto le parti a cercare di dare risposte alle cittadine e ai cittadini in difficoltà attraverso relazioni e rapporti che si instaurano più facilmente a livello dei comuni, visto anche la scarsa o inesistente interlocuzione che il sindacato – che rappresenta le fragilità – riesce ad avere con gli assessorati di Regione Lombardia! Dobbiamo quindi valorizzare il rapporto che si instaura maggiormente nei comuni, laddove c’è una relazione differente con il sindaco o l’assessore.”
Uilp Lombardia: il range di intervento di negoziazione sociale è molto ampio
E in merito alla spesa sociale nei comuni c’è da evidenziare un incremento negli ultimi dati disponibili (2021 rispetto al 2020) anche se la situazione non è omogenea sui territori della Regione: le risorse sono distribuite diversamente, più alte nella provincia di Cremona (€237 pro capite) e nella Città metropolitana di Milano (222 € pro capite annui) mentre le più basse sono proprio nella provincia di Lodi con 142 € pro capite. E dove ci sono meno risorse c’è anche meno possibilità di mettere mano a quelle che sono le esigenze della cittadinanza.
“è’ chiaro – conclude la Segretaria generale Uilp Lombardia– che il range di intervento della negoziazione sociale è ampio. Si passa dall’aiuto sugli asili nido come alle addizionali comunali, insomma tutte le aree che possono interessare i cittadini, famiglie, minori con disabilità…. E poi c’è una ulteriore area che è quella dedicata agli anziani, dove si tratta la partecipazione economica ai servizi socio sanitari, si affrontano l’emarginazione e la povertà. All’interno degli accordi fatti nel lodigiano, che non sono moltissimi a dire la verità, sono stati affrontati tutta una serie di temi comuni anche agli altri territori della Lombardia : i trasporti per anziani fragili piuttosto che l’aiuto per le RSA, misure per i non autosufficienti, ma anche aspetti più ludici come l’organizzazione di viaggi o attività dedicate agli anziani, dalla ginnastica alla formazione digitale .
E in tutto questo dobbiamo però riscontrare che non c’è una grande attenzione all’ambito dell’invecchiamento attivo, perché la filosofia che sottende a tutti questi accordi è quella del sostegno agli anziani fragili e non c’è attenzione a quella che invece per noi deve essere una sorta di empowerment della vecchiaia nell’ambito della filosofia dell’ invecchiamento attivo, fondamentale per gli anziani. Il segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo, ha proposto l’istituzione di una Servizio civile di anziani attivi per quelli che vogliono e che possono farlo, una proposta di buon senso e con una visione rispetto al ruolo degli anziani nella società, che inoltre offre anche un piccolo aiuto economico agli anziani per incrementare le pensioni già così tartassate dal fisco e dalle norme!”