L’emergenza coronavirus , anche in Calabria , sta interessando con più virulenza le persone anziane ultrasessantacinquenni (sono oltre 420.000, circa un terzo della popolazione ), quelle cioè a più alto rischio di fragilità, una condizione che si aggrava con l’età e, spesso, anche per la situazione di svantaggio economico. Un’emergenza che ha trovato purtroppo il sistema Paese colpevolmente impreparato, incapace di difendere la memoria storica delle nostre comunità, quegli anziani che, da subito, sono apparsi come l’anello più debole della nostra catena sociale. A questa fascia di popolazione chiediamo con forza che venga data l’attenzione che merita  non solo per tutelarne le condizioni di salute e salvaguardarle dal contagio del Coravid-19, ma  anche  per  scongiurare  che  si  creino  pericolosi  focolai che  potrebbero  aggravare ulteriormente la situazione emergenziale della regione. La  grave situazione  sanitaria  che  si  è  determinata  nei  giorni  scorsi  nelle  strutture sociosanitarie e socio assistenziali per anziani a Bocchigliero, Chiaravalle Centrale e Melito Porto Salvo e le notizie che arrivano dal resto del Paese circa la diffusione del contagio da coronavirus  in  queste  strutture, richiede  un  intervento  immediato  da  parte  del  Governo Regionale , del Commissario Cotticelli e da tutte le strutture preposte all’emergenza , per metterle in sicurezza e salvaguardarle dal contagio. L’ordinanza  n.  20  del  27  marzo  2020  del  Presidente  della  Regione  deve  trasformarsi immediatamente  in  azioni  concrete  nelle  direzioni  indicate  dalla  stessa; devono  essere assicurate  ai  soggetti coinvolti  nella  sua  attuazione  tutte  le  risorse  necessarie ma,soprattutto, occorre che il Governo Regionale predisponga tutti gli strumenti di controllo necessari per verificare l’attuazione concreta delle sue previsioni. Per questo chiediamo che, con  prontezza, vengano  effettuate le verifiche  necessarie  del  caso presso le strutture residenziali per anziani, sia pubbliche che private, operanti sul territorio regionale. Uguale interesse deve essere rivolto all’emergenza economica  che  sta  interessando  la popolazione anziana , la cui pensione media è spesso inferiore a 600euro mensili, già insufficiente a soddisfare in condizioni normali i bisogni primari. La collettività  calabrese, molte  delle  nostre  famiglie  non  hanno  i  mezzi  per  sopperire  a difficoltà del  genere, serve  pertanto  la  predisposizione  di  un  piano  specifico  di  aiuti economici, un piano che coniughi le diverse provvidenze a sostegno della famiglia e delle persone meno abbienti. E’ importante altresì attivare la massima flessibilità sulle scadenze dei mutui e una moratoria sulla tassazione locale. Riteniamo, pertanto, che la difesa delle condizioni di vita e di salute degli anziani deve diventare, all’interno di questa emergenza che sta attraversando il Paese e la Calabria, una vera priorità, in virtù della loro condizione di fragilità che li espone più di altri , ai rischi e ai pericoli  che ne derivano. Siamo in guerra contro un nemico invisibile, ma va combattuto con le giuste armi, per evitare che lo stato di emergenza sanitaria divampi in uno stato di emergenza economica e sociale.