Uilp Bolzano: buona partecipazione all’assemblea unitaria Spi, Fnp, Uilp Bolzano oggi a Bolzano. Un’altra tappa del percorso di mobilitazione che prosegue martedì con gli esecutivi unitari a Roma.

I sindacati dei pensionati di Cgil/Agb, SgbCisl, Uilp/Sgk e Asgb lanciano anche a Bolzano la mobilitazione in difesa degli interessi degli anziani. Un centinaio di delegati e attivisti si sono riuniti venerdì 9 giugno nella sala Europa in via del Ronco a Bolzano per discutere delle rivendicazioni sindacali: rivalutazione delle pensioni, un fisco equo e difesa della sanità pubblica e universale.
Come ribadito dal Segretario Generale Uilp Danilo Tomasini, si tratta di temi nazionali, ma con un forte impatto a livello locale. In merito alle pensioni, la problematica maggiore è costituita dal carovita: la rivalutazione delle pensioni, calcolata dall’Istat e taglieggiata dai Governi, non copre la crescita dei prezzi a livello altoatesino. Nel 2022 l’inflazione – sottolinea Tomasini – ha raggiunto un valore tendenziale del 12% con un terzo delle pensioni che non superano i 1.000 euro lordi e con gli aumenti dei costi dei beni essenziali – come gli alimentari, l’energia e la casa – anche il cd. “ceto medio” di fatto sta scivolando verso condizioni di povertà relativa. Come contromisura le categorie dei pensionati altoatesini hanno chiesto aiuti pubblici adeguati al tasso d’inflazione e un allargamento dei criteri d’accesso alle prestazioni. L’iniquità del fisco nei confronti dei pensionati è stata un’ulteriore questione affrontata durante la riunione. La riforma fiscale in discussione in Parlamento, secondo i sindacati, dovrebbe “riequilibrare queste disparità, allargando la base imponibile a tutti i redditi da tassare in modo progressivo ”. L’assemblea unitaria ha espresso quindi un parere nettamente negativo contro la “flat tax” che invece di ridurre le diseguaglianze le allargherebbe a favore dei redditi più alti, mentre quelli più bassi, oltre a non avere particolari vantaggi, rischiano il taglio di prestazioni e welfare.
Un’ultima sfida è costituita dalla sanità. In Alto Adige – evidenzia ancora Tomasini – ci sono strutture di alta qualità, ma manca il personale e la medicina sul territorio non decolla. La preoccupazione del sindacato è principalmente chi garantirà i servizi previsti dal Pnrr con la costruzione delle Case di comunità, delle Centrali operative territoriali e degli ospedali di comunità. C’è infine forte preoccupazione verso il fenomeno delle lunghe liste d’attesa per le prime visite specialistiche. Tomasini: “non possiamo affermare di essere di fronte ad una scelta politica di privatizzare pezzi della sanita ma è un fatto che il ricorso alla sanità privata da parte di chi ha le risorse necessarie rischia di diventare una pericolosa forma di esternalizzazione strisciante”.
I sindacati dei pensionati hanno infine espresso pieno appoggio al mondo del lavoro locale impegnato nella lotta per migliorare i livelli salariali e hanno chiesto l’apertura di un tavolo sul potere d’acquisto in provincia di Bolzano. I sindacati aderiscono alla riunione dei gruppi dirigenti nazionali in programma il 13 giugno a Roma.