“Da un anno all’altro per una colonscopia al Crob, mentre al San Carlo invece non ci sono date. È quanto ci ha raccontato un nostro tesserato, pensionato prossimo ai 66 anni. Sbalordito e quasi rassegnato all’idea di dover attendere così a lungo e quasi quasi propenso a rivolgersi ad una struttura privata o furi regione.
Pensate se il signor Antonio, autonomo e automunito avesse avuto 80 anni, senza patente perché ritirata e con i figli residenti al Nord. La moglie non guida, il medico gli dice l’esame è urgente, e lui da Potenza a Rionero come ci arriva? Ma soprattutto in un anno la situazione può peggiorare. Potremmo star qui a raccontare centinaia, anzi migliaia di situazioni simili. Questo per dire quanto la sanità lucana sia prossima al collasso. E non per colpa di medici, infermi e Oss che per larga parte, continuano a dare il massimo, ma per una gestione politica senza visione, ancora commissariata in alcune sue figure apicali, spoliata di risorse e di un progetto capace di rilanciarla, di ridarle una mission. In grado di attrarre pazienti e anche professionisti da fuori Basilicata. Tutto questo oggi non c’è. Come non c’è un impegno concreto nella risoluzione del tema delle liste d’attesa e dei gravi ritardi a cui sono costretti i cittadini. Anziani e fragili rischiano di essere le vittime principali di un sistema al collasso. Perché quando il tempo passa i problemi di salute si acuiscono”.
Lo dichiara Carmine Vaccaro, segretario regionale Uilp Basilicata, condividendo l’appello alla mobilitazione promosso dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.
“Come sindacato dei pensionati- continua la Uilp Basilicata – ci uniamo alla protesta promossa per sabato prossimo dalle segreterie sindacali di Cigl, Cisl e Uil, ma soprattutto siamo totalmente d’accordo con i tre segretari su questo punto: la Regione ha perso e continua a perdere tempo in un settore primario per il benessere dei cittadini come lo è quello della salute”. “Invitare Cgil, Cisl, Uil Basilicata ad un tavolo in viale Verrastro a manifestazione già annunciata- come ha fatto l’assessore Fanelli- dopo che da mesi da parte sindacale (compreso da noi della Uilp Basilicata) sono stati tanti gli appelli e le richieste alla condivisione, è un gesto che racchiude in sé tutto l’operato di questa amministrazione regionale. Tardivo, lento, arroccato e chiuso alla società. Non si può continuare a dire che è colpa del Covid, della crisi energetica, dei governi del centrosinistra. Le scuse sono finite. Abbiamo un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti e probabilmente con l’annunciata riforma Calderoli sull’autonomia differenziata sarà ancora peggio. Condividiamo anche la presa di posizione della specialistica ambulatoriale dell’Unità di crisi, in attesa di concretezza da questa politica. Saremo accanto alle sigle confederali sabato prossimo a manifestare sotto il palazzo della Regione. Alla Giunta Regionale chiediamo- conclude il segretario della UilP-, per l’ennesima volta di pensare al bene dei lucani e di mettere fine al Risiko delle postazioni e soprattutto a quello dei partiti, pronti a tutto pur di restare a galla fino al
2024”.