Uil Pensionati Lazio e Spi Lazio: “I pensionati di Spi Cgil Lazio e della Uilp Lazio saranno presenti allo sciopero generale di otto ore del 17 Novembre indetto da Cgil e Uil regionali per far sentire la loro contrarietà̀ a una legge di bilancio sbagliata che aumenta le diseguaglianze tra cittadine e cittadini”.
Lo annunciano in una nota Alessandra Romano e Oscar Capobianco, segretari generali di Spi Cgil di Roma e del Lazio e della Uil Pensionati Lazio.
“Le criticità̀ sono tante – dichiarano Romano e Capobianco – basti pensare alla continua e incessante privatizzazione della sanità̀ in direzione opposta alla missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E ancora al peggioramento delle pensioni, allontanando l’accesso per molti lavoratori e lavoratrici attraverso l’aumento dei requisiti di età̀ causa gli sbarramenti di Quota 103, che impediranno a molti lavoratori di andare in pensione, l’ape sociale e opzione donna. Senza dimenticare il taglio sulle pensioni dei pubblici con la revisione del calcolo contributivo dei versamenti: si continua praticamente a fare cassa tagliando la rivalutazione delle pensioni che sono il risultato di contributi versati”.
Uil Pensionati Lazio e Spi Lazio: presenti in piazza
“Ma non è̀ tutto – proseguono i segretari – Saremo presenti in piazza contro una legge di bilancio socialmente iniqua, che penalizza lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, che alimenta il lavoro povero e precario, premia gli evasori e continua a favorire chi le tasse non le paga o non le ha mai pagate.
“Servono correttivi – dicono Romano e Capobianco – Siamo conviti infatti che solo sostenendo i redditi da lavoro e da pensione si potranno rilanciare i consumi e i servizi e arrestare la spirale inflazionistica sui prezzi.
Saremo quindi in piazza perché́ il gioco delle tre carte messo in piedi dal governo e degli enti locali amici è̀ ormai palese.
Un esempio racchiude il senso di quel che denunciamo: se il governo da un lato fa credere di concedere qualcosa, arriva poi la Regione Lazio che decide di eliminare il fondo “taglia tasse” e aumentare le addizionali Irpef che graveranno su salari e pensioni fino ad un importo di 640 euro annui!
Ancora uno schiaffo a chi le tasse le paga sempre e alla fonte, non staremo inermi di fronte a tanta ingiustizia.