Transizione demografica, quali misure per affrontarla?: “Denunciare l’invecchiamento della popolazione senza cogliere la sfida che il futuro ci sta ponendo davanti è limitante e controproducente. Se da un lato l’invecchiamento e il sorpasso tra pensionati e lavoratori in Puglia, genera una serie di conseguenze negative sulla tenuta della società, dall’altro bisogno interrogarsi su ciò che concretamente si può fare per migliorare la vita dei cittadini e quindi il benessere della società” dichiarano Tiziana Carella, segretaria generale Uil pensionati Puglia e Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia riguardo la transizione demografica.

“Si parla da tempo di silver economy, ma non vediamo politiche mirate a garantire la completa accessibilità ai servizi sociali, la partecipazione attiva delle persone più adulte al volontariato, alle attività sportive, ricreative, culturali, ludiche.

Considerarli una risorsa e non un peso è il primo passo e quindi dobbiamo partire dalle pensioni che sono troppo basse, con una disparità tra uomini e donne che in Puglia supera i 700 euro per i dipendenti pubblici, i 400 per gli autonomi e quasi il doppio per i dipendenti che hanno lavorato nel privato.

Transizione demografica: trovare un equilibrio

Aumentare il livello delle pensioni consentirebbe di sostenere le rette per le strutture residenziali, evitando l’abbandono dei più anziani. Ancora, per quanto gli ambiti territoriali di garanzia delle strutture sanitarie – che devono essere ispirati ai principi di prossimità e raggiungibilità – vanno finanziati i taxi sociali per consentirne il pieno accesso. Vogliamo inoltre ricordare che la legge sulla non autosufficienza non è mai stata finanziata. Resta una promessa sulla carta. In Puglia il 21,7% della popolazione ha più di 65 anni di età, è in atto una transizione demografica della quale non si può non tenerne conto.

Trovare un equilibrio garantendo equità e solidarietà intergenerazionale è la via giusta da percorrere. La Regione Puglia dovrebbe accogliere questa notizia come un campanello d’allarme e agire nell’ambito delle sue competenze, incontrando i sindacati per mettere in campo le azioni di intraprendere il più presto possibile”.