“La decisione della Regione Marche di annullare tutte le prestazioni ambulatoriali con classe di priorità differita e programmata, adottata con la Delibera n. 523 del 5 maggio scorso, sta generando disagi a tutti i livelli.Come avevamo chiaramente preconizzato nell’incontro avuto con il Servizio Salute il 4 giugno scorso, le conseguenze di tale disposizione si stanno ora manifestando in tutta la loro drammaticità.” È quanto sostengono Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp Marche in una nota unitaria emanata ieri 23 giugno.

I Sindacati illustrano poi le difficoltà che i cittadini marchigiani si trovano ad affrontare a causa della decisione di Regione Marche: “studi dei Medici di famiglia, letteralmente assaltati in queste settimane dalle decine di migliaia di pazienti che devono ottenere la “rivalutazione del bisogno assistenziale” ed eventualmente ricevere una nuova prescrizione.” “Una volta ottenuta la prescrizione- continuano Spi, Fnp, Uilp- bisogna prenotare, e qui sorgono nuovi insormontabili ostacoli. Telefonando al CUP è praticamente impossibile prendere la linea. I divieti di assembramento rendono inaccessibili anche gli sportelli fisici, da poco riaperti presso Distretti sanitari e strutture ospedaliere. La possibilità di prenotare direttamente dagli studi dei Medici o dalle Farmacie non è ancora operativa, e i canali informatici istituzionali sono difficilmente utilizzabili per le problematiche legate agli strumenti di identità digitale.”

Si tratta di una vera e propria situazione di caos, frutto di una decisione superficiale della Regione, la quale si era impegnata, nell’incontro tenutosi con le Organizzazioni sindacali a inizio giugno, a convocarli di nuovo per elaborare insieme una soluzione.

“Sono già passate invano quasi 3 settimane e la situazione è divenuta drammatica e inaccettabile.- Concludono Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, UIlp-  Servono correttivi immediati e per valutarli Cgil Cisl e Uil Marche esortano di nuovo la Regione a convocare un incontro urgente. Senza risposte, il prossimo passo saranno iniziative pubbliche di mobilitazione e protesta.”