Stop a ulteriori tagli ai servizi, questo l’impegno assunto  dall’Inps del Friuli Venezia Giulia a seguito dell’incontro con i rappresentanti dei sindacati dei pensionati territoriali.

Garantire il livello attuale dei servizi di sportello, con sette sedi operative sul territorio regionale, e un tavolo di confronto permanente con le rappresentanze sindacali, come previsto dal protocollo nazionale firmato la scorsa settimana tra l’Inps e i sindacati pensionati. Queste le richieste che le segreterie di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Fvg, assieme ai rappresentanti dei rispettivi Caaf, hanno presentato ieri ai vertici dell’istituto, nel corso di un incontro con il direttore Rocco Lauria e il presidente del comitato regionale Livio Spanghero.

L’incontro è stato richiesto dai segretari Ezio Medeot (Spi), Renato Pizzolitto (Fnp) e Magda Gruarin (Uilp) per ottenere chiarimenti sulle modalità della campagna Red 2015 e sollecitare la difesa e il potenziamento dei servizi dell’istituto, colpito negli ultimi anni da un costante calo dei presìdi e delle attività di sportello, parallelamente a un’informatizzazione dei servizi ancora fuori dalla portata di troppi pensionati. «Una politica di tagli – hanno denunciato i sindacati – che sta fortemente penalizzando larghe fasce di utenti, a partire dai pensionati più anziani».

Tra i tanti esempi di questa digitalizzazione forzata il mancato invio dei Cud cartacei e – a partire dalla campagna 2015 attualmente in corso, relativa ai redditi 2014 – dei modelli Red ai pensionati titolari di trattamenti soggetti a verifica reddituale. Il Red, questa la novità, va inviato autonomamente dai pensionati interessati senza alcun sollecito da parte dell’Inps, per scongiurare il rischio di tagli o riduzioni ai trattamenti legati in tutto o in parte al reddito complessivo del titolare (è il caso, per citare gli esempi più frequenti, degli assegni familiari, degli assegni e le pensioni di invalidità, delle pensioni di reversibilità). «Un’incombenza che non riguarda tutti i pensionati ma che molti ignorano – spiegano Medeot., Pizzolitto e Gruarin – in particolare tra i nuovi pensionati e in genere tra coloro che negli anni scorsi non abbiano già presentato una dichiarazione Red».

Da qui la richiesta avanzata dai sindacati di non procedere ad alcun intervento sui trattamenti pensionistici senza un preavviso che consenta agli interessati, anche dopo la scadenza del prossimo 31 marzo, di mettersi in regola con la presentazione del Red. Richiesta che verrà girata dal Fvg ai vertici nazionali dell’istituto, come hanno assicurato il presidente e il direttore della sede regionale. Risposta positiva anche alla richiesta di garantire l’attuale livello di sedi e di servizi sul territorio, nonostante – hanno spiegato i responsabili regionali – il forte calo degli addetti patito dall’istituto in Fvg, dove l’organico è sceso in pochi anni da 800 dipendenti agli attuali 580.

Udine, 2 febbraio 2016