Nei giorni 30 e 31 marzo si sono svolti a Trieste centro e al Domio i primi consigli pre-congressuali in vista del congresso regionale della Uilp Friuli Venezia Giulia che si svolgerà a Trieste il 23 maggio, con la presenza del segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo e del Segretario organizzativo Uilp Pasquale Lucia. Hanno aperto i lavori i segretari delle due strutture territoriali della UILP, Fabio Nemaz (per la STU del centro ) e Angelo Semeraro (per la STu del Domio).
Dopo gli adempimenti di rito, legati all’approvazione dei bilanci consuntivi e di previsione, si è aperta la discussione sull’andamento dell’azione sindacale della UIL pensionati in Regione, con particolare riferimento al territorio triestino.
La segretaria Uilp Friuli Venezia Giulia Magda Gruarin, presente in entrambi i consigli, ha evidenziato l’importanza dell’impegno della UILP sul fronte del sistema socio-sanitario con particolare attenzione alla popolazione più fragile. Gli anziani, in particolare, sono i maggiori fruitori dei servizi socio-sanitari e la Uilp è presente a livello regionale e a livello locale per rappresentare e difendere i diritti di questi cittadini e delle loro famiglie. E’ stata messa in evidenza la nuova riorganizzazione del sistema socio-sanitario in Friuli Venezia Giulia che, in coerenza con le indicazioni del PNRR, prevede il passaggio da una visione ospedale-centrica ad una assistenza sanitaria territoriale più ampia e diffusa.
Questo nuova impostazione organizzativa prevede la realizzazione di centrali operative territoriali, delle case di comunità, degli ospedali di comunità e di altre funzioni territoriali. Il modello socio-sanitario avviato dalla Regione è decisamente condiviso dalla Uil pensionati ma preoccupa la mancanza di personale che, in queste nuove funzioni di sanità territoriale, dovrebbe operare per assistere adeguatamente i cittadini. Dagli interventi dei partecipanti infatti emergono narrazioni di esperienze che destano un allarme generalizzato: numerosi gli esempi di carenza dei servizi quali liste di attesa ancora molto lunghe nel sistema sanitario pubblico (aggravate dall’offerta di servizi a breve termine nel privato), disservizi a livello amministrativo anche nella gestione dei laboratori di analisi, carenza dei medici di medicina generale, dei medici di guardia, attese infinite nei pronto soccorso. La Segretaria generale Uilp Friuli Venezia Giulia Magda Gruarin, i segretari del territorio di Trieste Fabio Nemaz, Giuliano Folchini, Angelo Semeraro sottolineano l’importanza dell’ impegno della Uilp nel vigilare sui sevizi socio-sanitari, a raccogliere le necessità e le difficoltà che i cittadini incontrano nell’offerta di assistenza sociale e sanitaria, a spingere negli incontri con assessori, amministratori di ambiti e di distretti affinché la “presa in carico” non rimanga una parola ,ma si trasformi in una prassi consolidata affinché il cittadino sappia dove e a chi rivolgersi . Di fatto accade di frequente che, difronte a problemi di salute o di difficoltà nell’assistenza sociale, le persone vengano indirizzate a più sportelli, con la sensazione di abbandono che aggrava la solitudine dei cittadini più fragili.
Semeraro si è soffermato sul bisogno di una assistenza costante a domicilio e sulla necessità di potenziare il budget dedicato a questo servizio e ha richiamato i presenti ad una vigilanza, con apposite verifiche in loco, sulle case di riposo e sulla qualità di assistenza erogata agli anziani, denunciando eventuali carenze.
Nemaz che presidia insieme ad altri collaboratori l’Uniat (l’associazione della Uil che tutela gli inquilini) ha relazionato sulle gravi difficoltà che i cittadini stanno vivendo in questo momento per ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità. A Trieste la sofferenza è maggiore rispetto le altre province. Nel privato infatti gli sfratti sono circa 235, di cui esecutivi 160.
La situazione più grave è in ambito Ater Trieste con circa 350 casi di morosità, di cui 100 incolpevoli. Le tra sigle sindacali si sono attivate in una azione di sensibilizzazione su questo grave problema con il prefetto e l’assessore competente.
Folchini ha raccontato la storia della sede Uilp del Domio, voluta dai lavoratori della zona industriale della città, ma soprattutto dai metalmeccanici che, negli anni 70 decisero di autofinanziarsi per costruire la sede. Oggi gli stessi metalmeccanici sono i pensionati della Uilp che conservano l’antica passione sindacale a difesa dei diritti dei cittadini e sono presenti ovunque si discuta per migliorare le condizioni di vita delle persone insieme alle altre sigle e ad associazioni di volontariato che condividono gli stessi ideali e valori.
Alla fine del consiglio ,entrambe le STU sono state sciolte e sono stati indicati i coordinatori di area :è il primo passo verso il percorso di regionalizzazione che darà un nuovo assetto alla Uilp Friuli Venezia Giulia con cabina di regia regionale e coordinamenti di aree che continueranno e potenzieranno il loro intervento sul territorio.