Spi, Fnp, Uilp Piemonte esprimono una ferma opposizione alla decisione di cancellare le sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale durante la pandemia di Covid-19. La misura, interpretata come un premio alla campagna di disobbedienza, viene considerata una “assoluzione politica” che mina il patto sociale tra i più forti e i più deboli della società.

I rappresentanti dei pensionati sottolineano come questa scelta trasmetta un messaggio di indifferenza verso le categorie più fragili, che includono anziani, diabetici, cardiopatici e persone con patologie pregresse. In Italia, il Covid-19 ha causato oltre 251 mila morti, principalmente tra i soggetti vulnerabili. “Non fanno parte del popolo italiano anche loro?” si chiedono i sindacati.

L’Accademia dei Lincei ha definito la sanatoria “diseducativa e dannosa”, ribadendo che la vaccinazione, considerata obbligatoria in un periodo di emergenza, ha salvato milioni di vite in Europa, soprattutto tra gli anziani e i fragili. Declassare l’obbligo vaccinale a una scelta personale, avvertono, avrà gravi conseguenze per la comunità.

Spi, Fnp, Uilp Piemonte auspicano un ripensamento responsabile da parte delle istituzioni. Ribadiscono l’importanza di anteporre l’interesse collettivo a derive individualistiche, ricordando che libertà e responsabilità devono andare di pari passo, ieri, oggi e domani.