“Se non saremo capaci di avviare da subito la riapertura delle strutture sociali e sociosanitarie per anziani si rischia una condizione di isolamento inaccettabile, che mette in contraddizione le azioni svolte ad oggi per tutelarli e salvaguardarli.” È quanto dichiarano in una nota unitaria emanata nei giorni scorsi Spi, Fnp, Uilp Macerata. I Sindacati dei pensionati, che sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno monitorato la condizione delle Rsa e dei loro ospiti, chiedono che si faccia ora un passo avanti, consentendo le visite all’interno delle strutture (nel rispetto di tutte le misure di sicurezza): “Da quasi tre mesi ormai gli ospiti delle strutture sono stati privati dal contatto e dalla presenza dei propri cari.- scrivono Spi, Fnp, Uilp- Solo in alcune sporadiche realtà è possibile comunicare con chiamate e videochiamate, grazie alla disponibilità del personale e all’utilizzo di mezzi tecnologici come telefonini e tablet. Questa situazione è particolarmente grave nel caso di persone non autosufficienti, per cui l’assistenza e l’affetto dei familiari è determinante sotto il profilo delle condizioni fisiche e psicologiche, che si aggravano a seguito della loro privazione. Arrivati ormai alla fine di giugno è necessario fare un passo avanti anche in questi luoghi altamente rappresentativi della realtà sociale del nostro paese e dell’espressione di affetti di gran parte di noi.”

“Ringraziamo e siamo riconoscenti a tutte le strutture che hanno fatto il possibile fino ad ora per proteggere gli anziani e gli ospiti in queste realtà. Ora bisogna proteggerli dal possibile isolamento e dal conseguente, dannosissimo, abbandono sociale. Da parte nostra proseguiremo in un’azione di confronto costante con le strutture, con le istituzioni socio sanitarie e con l’Asur, ciascuno relativamente alle loro competenze, affinché vengano adottati il prima possibile piani e percorsi di riaperture e di accesso ai familiari in tutta sicurezza, consapevoli dello straordinario impegno che sarà necessario, anche in termini di risorse e di personale” concludono i Sindacati.