Continua l’impegno di Spi, Fnp, Uilp Brescia: i Sindacati dei pensionati hanno sottoscritto protocolli con 104 Comuni a sostegno delle fasce più deboli, sostegno che si è confermato anche durante i mesi più duri della prima ondata di Coronavirus e che si è concretizzato in 104 protocolli in tutta la provincia di Brescia.

Spi, Fnp, Uilp Brescia, nei giorni scorsi, hanno fatto il punto della propria attività nel corso del 2020, individuando anche le linee guida per l’anno appena cominciato. Tra le priorità: una riforma della sanità territoriale, il contrasto al gioco d’azzardo e un approfondimento sul tema delle strutture residenziali sociosanitarie per anziani. “Considerato il contesto, abbiamo chiesto ai sindaci delle amministrazioni con cui nel 2019 avevamo sottoscritto protocolli d’intesa, di prorogare la validità per il 2020, cioè di confermare tutti gli interventi concordati, resi ancor più necessari dalla crescita dei bisogni sociali”, dichiarano i Sindacati dei pensionati in una nota unitaria. Quarantatré i Comuni che hanno risposto positivamente, confermando la valenza dell’accordo, a cui si aggiungono 44 Comuni in cui si è riusciti comunque a sottoscrivere in presenza il nuovo protocollo, 15 i Comuni in cui è rimasto in vigore l’accordo biennale, due protocolli con Ats Brescia in merito al contrasto al gioco d’azzardo patologico e alla situazione connessa all’emergenza Covid-19 in merito ai servizi sanitari e socio-sanitari. “Complessivamente 104 protocolli: un lavoro di grande rilievo, fatto con un impegno unitario dai nostri responsabili territoriali, frutto di un comportamento sindacale attivo e di stimolo nei confronti delle amministrazioni e di un confermato riconoscimento del ruolo del nostro sindacato. Gli accordi riguardano anche altre fasce deboli della popolazione, intervenendo oltre al settore sociosanitario e la non autosufficienza anche sul sostegno al reddito per le situazioni di difficoltà: un impegno che si è profuso anche nella verifica su come sono state impiegate le risorse stanziate dal governo a favore degli enti locali per attuare la solidarietà alimentare e le misure a sostegno dei nuclei familiari e delle attività più esposti agli effetti economici derivanti dalla pandemia”. Secondo i Sindacati dei pensionati, nei prossimi mesi sarà necessario dare ancora più centralità al contrasto alla solitudine ed alla povertà, ai servizi di assistenza agli anziani ed alle presone fragili, sostenendo i servizi domiciliari per cui la domanda è fortemente aumentata, al fine di garantire un sostegno alle persone non autosufficienti e favorire politiche di cittadinanza attiva.

Per Spi, Fnp, Uilp le priorità sono: ripensare al sistema sanitario, “date le carenze evidenziate nella nostra Regione e Provincia soprattutto nella medicina di territorio”, una maggior attenzione al gioco d’azzardo patologico, “evidenziato in modo particolare tra gli anziani, per contrastarne la diffusione e limitando l’utilizzo delle apparecchiature attraverso un severo controllo” e un confronto sulle Rsa, “sia per le numerose richieste di contributi economici avanzate dalle stesse alle amministrazioni comunali, sia per monitorare i servizi erogati agli ospiti ed il contenimento dei costi a carico delle famiglie”. I sindacati dei pensionati sì impegnano a “costruire un sistema di protezione sociale che risponda in modo efficace ai bisogni, in modo particolare delle persone anziane e delle fasce più deboli”.