Spi, Fnp, Uilp Brescia, ribadiscono la richiesta che i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp hanno rivolto al presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e al presidente del Civ Inps, Guglielmo Loy, di incontri urgenti in cui affrontare finalmente il tema del divario digitale e delle difficoltà per milioni di pensionati di avere accesso ai cedolini della pensione e, quindi, alle informazioni personali.

“Sono trascorsi sei anni da quando l’Inps ha deciso di sopprimere le comunicazioni cartacee con cui inviava ai cittadini le informazioni sui trattamenti pensionistici, rendendole accessibili solo online dal sito dell’istituto, dopo rilascio di un apposito Pin -Dichiarano i Sindacati dei pensionati-  Attualmente solo 4,5 milioni di pensionati su 16 milioni usano il Pin Inps e circa 12 milioni di pensionati non riescono a controllare importi ed eventuali variazioni delle loro pensioni e ad accedere ai propri cedolini, cosa quest’ultima che sarà resa ancora più difficile con il passaggio da Pin Ines a Spid. Già dal 1 ° ottobre scorso è stato sospeso il rilascio di Pin Ines e dal 1° ottobre prossimo la sola modalità di accesso al sito dell’Inps (con la carta di identità elettronica 3.0 e la carta nazionale dei servizi) sarà lo Spid, sistema di identificazione più sicuro del Pin, ma più complesso da ottenere e utilizzare, anche perché presuppone la disponibilità di un indirizzo di posta elettronica e di un telefono cellulare da parte del pensionato. Il decreto semplificazioni ha previsto, per chi non ha accesso a un domicilio digitale, altre modalità di messa a disposizione e consegna della documentazione della Pubblica amministrazione, da determinare con successivo decreto, riconoscendo che esiste un problema di divario digitale.

L’esclusione digitale di una parte consistente della popolazione anziana e pensionata, soprattutto quella di età più avanzata, è un fatto reale e rischia di aggravarsi. Spi, Fnp, Uilp  lanciano, quindi, una campagna di comunicazione perché si trovino soluzioni rapide ed efficaci, chiedendo al Cda Inps di dare risposte al problema e di garantire il diritto dei pensionati ad accedere al proprio cedolino, superando le difficoltà nell’utilizzo del Pin Ines in questa fase transitoria, sia nell’ottenimento e nel l’ utilizzo dello Spid. Chiedono, inoltre, al Cda e al Civ Inps di farsi portavoce nei confronti delle istituzioni della necessità di affrontare il tema del divario digitale degli anziani per quanto riguarda l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione, in particolare dell ‘Inps, anche mettendo in campo un grande progetto di alfabetizzazione digitale e utilizzando le risorse del Next Generation Ue.”