– Il 5 luglio prossimo Spi e Uilp Lazio manifesteranno in piazza davanti alla sede della Giunta regionale del Lazio. Lo fanno per manifestare insieme alle cittadine e ai cittadini la propria contrarietà alla bozza di Delibera regionale, riguardante l’apertura di 20 Rsa pubbliche, sulla quale, da parte di Spi e Uilp Lazio è stato motivato alla Regione Lazio – e reso noto ai cittadini – un giudizio di inadeguatezza. Alla Regione Lazio è stato avanzato l’invito a presentare un altro diverso provvedimento che recepisca e attui, sia pure nell’inosservanza dei tempi convenuti, l’accordo sulle Rsa sottoscritto ben due anni or sono. Il sindacato è in piazza per chiedere alla Regione Lazio di rispettare l’accordo che, per la prima volta nel Lazio, permetterebbe di aprire Rsa pubbliche in una sanità territoriale quasi completamente affidata al privato. Per questo appare opportuno porre mano ad una delibera diversa da quella predisposta dagli uffici dell’assessorato regionale alla Sanità”.
Le organizzazioni sindacali “chiedono che con una nuova e diversa Delibera si definisca una effettiva programmazione esecutiva di tutti i punti dell’accordo sottoscritto tra le parti. Le Rsa pubbliche, lo si è convenuto, devono avere una maggiore qualificazione di quelle attuali e non allinearsi, quindi, ai requisiti di quelle private come invece scritto nella bozza di deliberazione, sulla quale il sindacato conferma il proprio disaccordo. Dovrà essere il Privato ad allinearsi ai requisiti del Pubblico e non viceversa. Le Rsa pubbliche devono essere strutture del Servizio sanitario regionale, per poter operare in modo integrato con gli altri servizi sanitari pubblici. Cosa che la bozza di deliberazione non definisce chiaramente. L’elenco dei 20 siti dove la Regione Lazio ritiene di aprire le 20 Rsa (in parte strutture pubbliche del Ssr e in parte fuori del perimetro pubblico) quanto a condizioni strutturali dei siti e ai singoli piani di fattibilità non da certezza di una possibile apertura delle 20 Rsa nel breve-medio periodo”.
“La presentazione di una nuova e diversa Delibera con un cronoprogramma ed il capitale umano, inteso come personale sanitario, da destinare alle Rsa che saranno aperte entro il 2022 e di quelle da aprire negli immediati mesi successivi rappresenterebbe la manifestazione di una volontà politica della giunta attuale di valorizzare le strutture pubbliche del suo Ssr iniziando a riequilibrare il rapporto fra Rsa pubbliche e private. Dopo due anni dalla sottoscrizione dell’accordo, le Cittadine e i Cittadini di questa Regione, hanno bisogno di risposte chiare e certe a cui la Giunta, è tenuta a replicare con adempienza e lungimiranza”,