Spi, Fnp, Uilp Sicilia nei giorni scorsi hanno emanato una nota congiunta indirizzata al Governo regionale. Si legge nella nota: “Gli anziani sono stati abbandonati dal governo regionale. Non una sola parola su di loro nella Finanziaria regionale, nessun servizio sociale aggiuntivo, nessun aiuto economico. E sono inascoltati anche i nostri allarmi sul fronte della sicurezza sanitaria.
Siamo stati letteralmente ‘cancellati’ dall’esecutivo. Per gli anziani, che oltre a essere colpiti sul piano sociale ed economico stanno pagando il prezzo più alto in termini di vita – chiediamo servizi sociali, tutele sanitarie, interventi economici. Il Governo regionale accolga il nostro grido di aiuto e ci convochi subito. La fase II deve essere all’insegna della concertazione se non si vuole correre il rischio di bruciare gli sforzi fin qui fatti.”
I Sindacati sottolineano di “avere avuto notizia dall’assessore alla famiglia di centinaia di milioni non spesi disponibili per il sociale. Che fine hanno fatto?”, chiedono. Contestano inoltre all’assessore alla Salute “un intervento di natura meramente prescrittiva per la sicurezza nelle case di riposo, al quale non sono seguiti i richiesti controlli e tamponi a tappeto”.
Mentre agli anziani nell’isola “non sono state date neanche le mascherine per recarsi in farmacia”. Così come, denunciano, “non è mai stato attivato il tavolo comune con assessorati alla Salute e alla famiglia, Anci e parti e sociali, per capire quali siano i reali bisogni del territorio e intervenire, lasciando peraltro soli i sindaci che condividono le nostre stesse preoccupazioni”.
Per Spi, Fnp, Uilp “tutto ciò è inammissibile, soprattutto mentre si pensa a una ripartenza. Lo è per quanto riguarda la sicurezza ma anche la tutela e il sostegno delle categorie più fragili della società che scontano peraltro un gap tecnologico che di fatto li isola”.
I sindacati concludono la nota sottolineando che “altre regioni si stanno muovendo diversamente, ad esempio la Campania che ha raddoppiato per due mesi il contributo ai pensionati sociali. Il governo regionale cambi atteggiamento e preveda interventi concertati su anziani, disabili, non autosufficienti, malati cronici”.