Sanità Rsa e Case di Riposo: riaprire il tavolo con la Regione Lazio. ‘Se non hanno più pane, che mangino ostriche!’ potrebbe diventare, senza sconvolgimento di alcuno, la nuova massima del governo Meloni. che dichiara le ostriche un bene non di lusso con l’intenzione di abbassarne l’IVA al 10%. Peccato, che nel Paese si cominci a morir di fame, altro che ostriche…!”

Il segretario generale della Uil Pensionati Lazio, Oscar Capobianco, commenta con severità gli ultimi dati ISTAT sulle “Condizioni di vita e reddito delle famiglie 2023-2024″. Capobianco ricorda che la UIL già da tempo denuncia un rischio che oggi pare diventato realtà. Per non parlare del pasticcio IRPEF, per cui, vista la norma, lavoratori e lavoratrici dipendenti e soprattutto i pensionati si sarebbero visti calcolare quanto versare all’erario per l’Irpef con la prossima dichiarazione dei redditi, non in base alle tre aliquote della riforma tanto propagandata, ma sulle quattro del 2023. E così altro che riduzione di tasse, ma un vero e proprio esborso non dovuto!” spiega Capobianco.

Sanità Rsa e Case di Riposo: le persone a rischio di povertà sono in aumento

“E’ inaccettabile che nonostante i moniti, le manifestazioni – non ultima quella Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha dello scorso autunno, il Governo non solo non abbia fatto nulla per contrastare il fenomeno della crescente povertà, ma che insista addirittura su una linea di superficialità assoluta, quale quella del ministro Lollobrigida e le sue ostriche!”.

Per la Uil Pensionati Lazio si tratta di una faccenda estremamente grave, di cui il Governo dovrebbe iniziare ad occuparsi con serietà. “Oggi l’Istat ci conferma quello che noi sosteniamo già da anni e cioè che le persone a rischio povertà sono in netto aumento e ce lo dice con numeri ineludibili. Un italiano su quattro è vittima di grave deprivazione materiale e sociale e che anche quando si ha un lavoro, il salario non è sufficiente per sfuggire all’indigenza e non possiamo più tollerare l’approssimazione con cui questo governo si approcci ad un tema così delicato”.

Infatti, se anche si possa pensare che ai pensionati possa andare leggermente meglio, i dati confermano che non è così: “Il potere di acquisto delle pensioni ha subito una perdita pari quasi a 10mila euro in 10 anni a causa del blocco parziale delle rivalutazioni e la perdita maggiore riguarda gli anni 2023 e 2024 in cui l’inflazione era molto alta e il metodo di rivalutazione più severo eppure si continua a non considerare le istanze dei pensionati, che vengono visti solo come un peso, per non parlare dei più deboli e dei non autosufficienti”

Leggi QUI il Comunicato stampa SANITÀ, RSA e CASE DI RIPOSO:”LE OSTRICHE NON BASTANO, SI RIAPRA SUBITO TAVOLO CON IL GOVERNO E CON LA REGIONE LAZIO!