Sanità, costi delle case di riposo e pensioni inadeguate: la Uil Pensionati Città Metropolitana di Venezia ha promosso nelle ultime settimane una serie di assemblee pubbliche in diverse località della provincia. Gli incontri, molto partecipati, hanno permesso di aprire un dialogo diretto con cittadini, anziani e pensionati, raccogliendo le loro preoccupazioni e difficoltà quotidiane.

Tra i temi principali emersi, spicca l’insoddisfazione per un sistema sanità percepito come sempre più inadeguato: dalla carenza di medici di medicina generale ai lunghi tempi di attesa per visite ed esami clinici, fino alla mancanza di risposte concrete per la non autosufficienza e la disabilità. Grave è anche il problema dei costi insostenibili delle case di riposo, che sta mettendo in crisi molte famiglie.

Le pensioni, dicono gli anziani, non riescono più a coprire le spese essenziali, tra bollette sempre più care e il costo della vita in continua crescita. «Gli aumenti previsti per le pensioni minime, appena 3 euro al mese, sono inaccettabili e costringono molti a rinunciare persino a curarsi.” Hanno denunciato con forza i cittadini intervenuti.

Particolarmente acceso è stato il dibattito sui costi delle residenze per anziani. I partecipanti hanno chiesto alla Regione Veneto di aumentare il numero delle impegnative e ridurre le rette, oggi insostenibili per molte famiglie.

Uilp Venezia: preoccupazione per il futuro

Oltre alle difficoltà attuali, c’è anche una crescente preoccupazione per il futuro. «Molti – commenta ila Uilp Venezia – temono per i loro figli e nipoti. La precarietà lavorativa e la mancanza di impieghi stabili rischiano di generare una nuova generazione di pensionati poveri. Come Uil Pensionati di Venezia accogliamo con serietà i mandati ricevuti da questi incontri e ci impegniamo a portare le istanze raccolte all’attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali. Il nostro obiettivo è continuare a lottare per garantire dignità e giustizia sociale agli anziani e ai pensionati, ma anche alle generazioni future».