Residenzialità nelle Marche: riprenderà il prossimo 10 settembre il confronto con la Regione Marche sulle varie questioni inerenti la residenzialità. E in particolare sulla composizione della retta applicate dagli enti gestori delle strutture e sui recenti aumenti tariffari decisi dalla Regione.
Con la DGR 1403 dell’11 agosto scorso, approvata in pieno periodo ferragostano, la Regione Marche ha determinato l’incremento tariffario della quota sanitaria a favore degli enti gestori delle residenze protette per anziani non autosufficienti di euro 2,87 per la quota sanitaria e di conseguenza di euro 2,87 a carico dell’utente. Mentre per le residenze protette per demenze l’incremento giornaliero si è attestato in euro 3,85 per la quota sanitaria e quindi 3,85 a carico dell’utente.
A seguito di tale iniziativa, la UILP e la UIL Marche, insieme a Cgil e Cisl Confederali e dei Pensionati, hanno inviato una diffida agli Enti gestori. E per conoscenza ai direttori generali delle Aziende Sanitarie Territoriali, a non procedere alla applicazione degli aumenti così deliberati, se non successivamente alla sottoscrizione delle nuove convenzioni ente gestore/AST.
Già con la DGR 1233 del 28 luglio ’25, relativa all’ “Intervento Multileva per la residenzialità” la Regione Marche ha attuato quanto presentato alle Confederazioni UIL, CISL e CGIL nell’incontro del 23 giugno ‘25. Senza però sciogliere i nodi e senza rispondere alle perplessità ed alle criticità avanzate dalle OOSS che dovevano essere chiarite e superate al tavolo tecnico regionale appositamente individuato ma che non è stato mai convocato.
Residenzialità: bisogna dare sostegno agli ospiti
Pur prendendo positivamente atto dello stanziamento di importanti risorse a sostegno della residenzialità (circa 30 milioni di euro) le OOSS avevano evidenziato che soltanto meno di un terzo delle risorse disponibili (9,7 milioni) venivano posti non a ristoro dell’aumento delle rette, ma a disposizione delle famiglie, attraverso la misura di conciliazione vita privata-lavoro. Una risorsa che non copre neppure quanto perso dall’azzeramento del fondo di solidarietà dal 2022 (5 milioni/anno) e dall’azzeramento dei 4 milioni previsti dalla L.R. di bilancio 2021/’24 a favore degli anziani non autosufficienti. Nessun intervento, inoltre, sulla composizione della retta né tantomeno sul cosiddetto Allegato A relativo alle prestazioni aggiuntive a pagamento che spesso camuffano servizi sociali e sociosanitari istituzionali.
Per questi motivi nell’incontro previsto per mercoledì 10 settembre la UILP e la UIL Marche sottolineeranno ulteriormente la contrarietà ad un percorso che ancora una volta è più orientato a soddisfare le richieste degli enti gestori, piuttosto che garantire sostegno agli ospiti delle strutture. Sia in termini economici che di qualità dei servizi erogati.