Mercoledì 12 febbraio Spi,Fnp,Uilp Piemonte hanno organizzato a Torino una mattinata di riflessione sulla Legge regionale 17/2019 sull’Invecchiamento Attivo. Il convegno, tenuto nella Sala “Università del Dialogo” del SERMIG – Arsenale della Pace di Torino, ha avuto inizio con la presentazione di uno studio unitario di Spi,Fnp,Uilp sulla materia, con la partecipazione  dell’Assessora alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino.

Sono state poi illustrate due esperienze già attive su queste tematiche: il progetto “Mai troppo tardi” del Comune di Novara e le iniziative della Fondazione Comunità di Mirafiori.

Nella seconda parte della mattinata si è poi tenuto un confronto tra Sindacati, ANCI e Assessorato alle Politiche Sociali del Piemonte, al fine di illustrare in concreto quali siano le proposte per dare applicazione pratica alla Legge regionale 17/2019 sull’Invecchiamento Attivo. Sono intervenuti al dibattito Giuseppe Mantovan (Spi Piemonte), Francescantonio Guidotti (Fnp Piemonte), Massimo Pozzi (Cgil Piemonte), Lorenzo Cestari (Uilp Piemonte) ed Emanuele Ronzoni, Segretario nazionale Uilp, che ha concluso i lavori.

Lo studio unitario di Spi, Fnp e Uilp parte da un dato ormai assodato: la crescita esponenziale della popolazione ultrasessantacinquenne dal secondo Dopoguerra. Un secolo e mezzo fa la percentuale era inferiore al 5%, mentre attualmente supera il 20%. Il Piemonte, inoltre, è una delle regioni più anziane d’Italia, con punte oltre il 28%. Non sempre, però, l’allungamento della vita coincide con l’aumento degli anni trascorsi in buona salute. L’obiettivo di accrescere la qualità della vita degli anziani piemontesi è di particolare attualità, se si considera che nella regione, nell’arco degli ultimi 10 anni non si sono verificati miglioramenti nel numero medio di anni che le persone anziane trascorrono senza limitazioni nelle attività che abitualmente svolgono, a differenza di quanto avvenuto nelle altre regioni settentrionali e nell’intero territorio nazionale. Circa la metà delle regioni italiane, nel corso degli anni si sono dotate di una Legge Regionale sul tema dell’invecchiamento attivo, per promuovere iniziative e comportamenti virtuosi finalizzati a migliorare la condizione degli ultrasessantacinquenni e la loro partecipazione attiva alla società: dal 2019 anche il Piemonte si è aggiunto alla lista. Le Nazioni Unite monitorano costantemente l’efficacia delle politiche messe in campo dagli Stati Membri per favorire l’invecchiamento attivo.