Piani sociali di zona: la Uilp Puglia ha partecipato lunedì 19 novembre alla riunione in Regione Puglia, sul monitoraggio dei piani sociali di zona.

“Purtroppo -dichiarano i Sindacati- come già denunciato da tempo, registriamo preoccupanti ritardi. Il che rischia di creare forti disagi e disservizi alle persone più in difficoltà del territorio regionale. Ad oggi, infatti, non sono stati sottoscritti ancora gli accordi per due ambiti e, considerando che il piano regionale delle politiche sociali comprende il biennio 2022/24, il quadro è ancora incompleto pur essendo alle porte della nuova programmazione.

Apprezziamo il lavoro della macchina burocratica regionale, ma ancora una volta colpisce l’assenza della politica, in testa del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che nonostante abbia avocato a sé la delega al welfare, continua a schivare il confronto con le parti sociali su un argomento di estrema importanza per il presente e per il futuro di tante comunità.

Piani sociali di zona: inammissibile disperdere le risorse


 Del resto, lo stesso bilancio sociale dell’Inps ha messo in luce una situazione socio-economica allarmante. In Puglia, dal 2023, i pensionati hanno superato i lavoratori attivi di circa 300mila unità. Questo denota la mancanza di attrattività del territorio regionale per la nuova generazione di lavoratori e mette ancora più in evidenza l’inadeguatezza del sistema di welfare per una popolazione sempre più anziana.

La denatalità è a livelli record (i decessi hanno superato le nascite, nell’ultima annualità, di oltre 18mila unità), il livello medio dei salari e delle pensioni è tra i più bassi d’Europa (quasi 1000 euro di scarto tra un lavoratore pugliese e un o lombardo), l’occupazione resta sostanzialmente bassa e precaria (l’80% dei nuovi contratti attivati è a tempo determinato), il divario tra uomini e donne è sempre più abissale, sia in termini di occupazione che di salari (mediamente il 20% in meno di retribuzione a parità di impiego).

Ecco perché sarebbe inammissibile disperdere le risorse a disposizione per assenza di volontà politica. Ecco perché chiediamo urgentemente un monitoraggio per definire la ricaduta dei fondi spesi finora e progettare una nuova triennalità più efficiente, in grado di rispondere davvero alle esigenze delle comunità e delle persone della Puglia.